Friday, July 08, 2005

laciare la tana

E alla fine è arrivato il grande giorno.
Il girno fatidico.

Lasciare la tana, lasciare il branco, spostarsi in un nuovo territorio.

Eppure è strano.
Mi sento nell'occhio di un personale ciclone, presa a spallate e a spintoni da mille sensazioni ed emozioni diverse, è un pò che sento questo sfarfallio nello stomaco.
Per esempio l'altro giorno sono andata in ricicleria a gettare un pò di rifiuti ingombranti e speciali (in tutti i seni) tra questi il mio scanner.

Quella periferica è stato il primo pezzo del mio primo computer, comprato con i miei sudatissimi risparmi(172.000 lire!), prima ancora del pc stesso.
Mi ha servito con onore per circa 5 anni, scansendo qualunque cosa, senza mai protestare. Poi di punto in bianco Warlord (il mio secondo pc) si è rifiutato di vederlo. Aveva fatto il suo tempo, ormai era surclassato dalla tecnologia USB, il mio amatissimo scanner che andava ancora con una presa in parallelo!

Immaginatemi davanti ad un cassonetto per i rifiuti ingombranti, carico di tutta la merda di questo angolo di mondo civilizzato, con lui, il mio piccolo tra le braccia, come una madre con in braccio il cadavere del figlioletto.
Mi faceva proprio male lasciarlo li in mezzo. Così lo ho adagiato tra gli altri rifiuti con reverenziale rispetto ed amore, ed un magone nostalgico che ho cercato di reprimere a tutti i costi.

Adesso sul nuovo mobile del computer c'è già un'altro che lo ha sostituito: nuovo fiammante, fiero della nuova e potente tecnologia e della marca che lo marchia indelebilmente. Ma tutte le volte che rivedo mentalmente la scensa una parte di me piange in silenzio.

L'episodio dello scanner rotto era solo uno dei tanti ricordi legati alla casa che sto per abbandonare. Ho vissuto questo trasloco in modo contraddittorio: alternavo momenti di luddismo puro, volendomi liberare di ricordi ed averi senza il minimo ripensamento, a momenti come quello sopra citato, dove buttare un singolo pezzo del mio armamentario informatico mi ha quasi fatto scoppiare in lacrime come una deficente.
Ora siamo alle battute finali.
Tra qualche ora spegnerò tutto ed imballerò il mio cuore informatico per portarlo nel luogo che ora chiamo casa.

1 comment:

Anonymous said...

Saluti

Macross