Monday, July 19, 2010

Riassunto delle puntate precedenti

Devo ammetterlo ci avevo un po’ preso gusto a slackerare così. Non un post da mesi, che comportamento disdicevole per una blogger come la sottoscritta.
E la giustificazione a questa mancanza sconsiderata? Solo perché la mia utenza in ufficio non mi permette di accedere ad internet? Mi sembra una giustificazione povera povera dietro alla quale nascondersi per legittimare un’apatia scrittoria.
Comunque l’inverno è finito ed è tempo di svegliarsi dal letargo, vi starete chiedendo, o miei affezionatissimi, cosa vi siete persi in tutti questi mesi silenzio da Mablandia.
Non molto devo dire, purtroppo Accabicì non è un posto che regala avventure avvincenti, più che altro ci sono molti tempi morti in cui l’unica cosa che mi è concessa (non potendo nuotare nella rete) è guardare il soffitto o far finta di lavorare, perché bisogna dare l’impressione di produrre produrre e ancora produrre, anche se non c’è nulla da fare. Ai capi risulta più digeribile credere che noi pigiabottoni stiamo fingendo di fare qualcosa per l’azienda piuttosto che accettare l’idea di vederci in altre faccende affaccendati.
Per me questo rappresenta un vero e proprio dramma, soprattutto considerando il ritmo di lavoro sostenuto a cui ero abituata in Paleo.
A dirla tutta quel posto mi manca da morire per innumerevoli ragioni la più importante di tutte è che facevo qualcosa che mi piaceva. Con questo non voglio dire che farei a cambio, perché lavorare in Paleo (per quanto sia grata a Mr. L e Mr. M per tutto quello che ho imparato con loro) aveva un sacco di aspetti negativi che l’attuale impiego non ha e alla fine dei giochi però posso sommare gli aspetti positivi contro quelli negativi per accorgermi che alla fine, anche se mi lamento tanto, il lavoro che sto facendo ora non è poi così male.
Il problema è che non riesco a farmene una ragione per tutta una serie di motivi che non starò ad elencarvi perché non mi piace apparire come una che sputa nel piatto in cui mangia ed è anche per questo che questa sarà l’ultima volta che scriverò dell’ufficio.

Passando ad argomenti più leggeri ed interessanti l’Adunanza è alle porte!
Si tratta del primo evento maggiore a cui parteciperò dopo quasi un anno di stop autoimposto a causa della mia condizione di disoccupata.
L’idea che nel giro di una decina di giorni dovrò rivestire i panni del mio personaggio ha monopolizzato il poco tempo libero di questi ultimi mesi.
La mia Lunina ha subito alcuni cambiamenti fondamentali in gioco che hanno riacceso ora più che mai la voglia di giocare. Dopo l’Adunanza dell’anno scorso ero ad un passo da ritirare il mio pg perché non trovavo più stimoli nel gioco che stavo ostinatamente portando avanti (vuoi anche per via del periodo di depressione che stavo attraversando).
Dopo alcuni scazzi in gioco e la perdita di un rango (da 5 a 4) per motivi prettamente fuorigioco ero più che mai decisa a ricominciare da capo con un nuovo personaggio, quando mi giunge inaspettata la possibilità di passare al gioco di chiesa come Vescovo del Dio della Guerra.
Non è stata una scelta facile da prendere, perché accettare la proposta voleva dirsi staccarsi definitivamente dalla gilda in cui ho militato per sette anni, però una volta accettata la proposta mi sono resa conto di aver fatto la scelta migliore. Più passavano i giorni più mi riappropriavo del mio personaggio e riscoprivo una serenità di gioco che nell’ultimo periodo era venuta meno. Serenità di gioco non vuol dire che in gioco il proprio personaggio non viva tensioni o non abbia problemi da affrontare, al contrario questi non vengono vissuti in maniera passiva.
Il passaggio a votato di chiesa mi ha dato moltissimi spunti di gioco e la possibilità di fare davvero la differenza all’interno della mia nuova istituzione, nonché di conoscere meglio ed apprezzare gli altri giocatori che fanno parte della chiesa.

L’Adunanza è stato anche il grande pretesto per iscrivermi in palestra, cosa che non avevo mai fatto prima per un misto di pigrizia e costi non sostenibili (ecco uno dei lati positivi del mio lavoro, prendere di più rispetto al lavoro precedente), ebbene si da maggio sto andando in palestra per arrivare preparata alla prova costume… quella del mio pg!
Vi assicuro che giocare per tutto il giorno con un’armatura indosso richiede uno sforzo atletico, aggiungete il caldo, gli orari sregolati e un pesante trucco e capirete perché ho deciso di correre ai ripari iscrivendomi in palestra. Anche se la mia armatura è leggera (pesa poco più di 5 kg) quando ho cominciato il mio fisico era decisamente fuori forma e ora dopo un paio di mesi di allenamento quasi costante, va decisamente meglio, sento i muscoli reagire meglio e il mio corpo ha un aspetto più sano. Però che fatica con questo caldo ^_^’’’

E per finire letture!
Avevo cominciato a leggere Johnatan Strange e il signor Norrell, ma devo ammettere che alla lunga mi ha stancato, ora come ora sono ferma intorno al capitolo 37 (circa metà libro) senza essermi fatta un’idea precisa su dove la storia vada a parare.
Nel frattempo è uscito anche il W2, che ho dovuto leggere e finire per sapere come andava avanti la baracca (GL ti odio :P).
Finito il W2 ho continuato un po’ con Strange e Norrel, ma motivata dall’incombente Adunanza che si preannuncia di guerra, ho cominciato a leggere Fanteria dello spazio, per trovare qualche spunto di gioco per Luna.
Fanteria è una miniera d’oro, le sue uniche colpe sono avere ispirato un film che non ha molto a che spartire con la storia originale e il ritmo di lettura, Fanteria si legge così velocemente che ci ho messo pochissimi giorni per finirlo. Era molto tempo che non leggevo un libro scritto così bene, tanto che sul finale ero così triste al pensiero di finirlo che volontariamente avevo rallentato il ritmo.
Ma che dire sulla storia? E’ un libro epico di guerra e sulla guerra, adattissimo se vi trovate in un periodo in cui avete bisogno di carica emotiva (il finale è epico oltre ogni modo). Io l’ho amato dall’inizio alla fine in ogni sua singola parola nonostante l’ambientazione fascista, ma una storia così intensa ed epica non sarebbe stata possibile in uncontesto diverso da quello descritto.

E così arriviamo ad oggi. Sto scrivendo su word del mio computer dell’ufficio, tra poco spedirò questo wall of text via mail per essere pubblicato il prima possibile.
Nei prossimi giorni tirerò fuori dall’armadio delle storie la terza e ultima parte del racconto “come si costruisce uno jedi”.

2 comments:

Paolo said...

Bentornata! :)

ilmecco said...

Ahahahaha allora anche tu sei alle prese con la prova costume!