Ieri sera ho finalmente assaggiato il gombo! Nonostante il nome richiami (o almeno nella mia testa lo fa) un qualche tipo di pesce non meglio specificato, trattasi invece di una pianta della famiglia delle malvacee, originaria dell'africa, usata in gran quantità in diverse cucine etniche (vedi la diapositiva qui sotto).
Il gombo è assai usato nella cucina cajun. È presente anche nella cucina greca (bamies), bosniaca (bamije), in quella albanese (bamje), nella cucina brasiliana (quiabo), nella turca (bamya), nella cucina giapponese ed in quella rumena (bame). Attualmente viene coltivato anche in Italia (p.es. nella Provincia di Latina) e venduto nei mercati delle grandi città italiane, data la domanda di questo prodotto da parte delle varie comunità di immigrati che ne fanno uso nella propria cucina.Essendo io, fin da tempi non sospetti (ovvero prima ch diventasse di moda e mainstream) amante della cucina tradizionale americana, avevo sempre desiderato provare la cucina cajun e il gumbo (il piatto simbolo della cucina creola) complice anche la visione de "La Principessa e il ranocchio", dove quello che nella versione italiana è una semplice zuppa, altro non è che il gumbo (per l'appunto).
La vera difficoltà nel preparare questo piatto sta nel trovare uno degli ingredienti chiave - il gombo!!! -prima di questa settimana non mi era mai capitato di trovarlo. E' anche vero che in una metropoli cosmopolita come Milano, non è così difficile trovare certi ingredienti, per comprare dell'ocra mi sarebbe bastato andare in qualche market etnico ben fornito le mie fonti mi dicono che in zona stazione centrale si trova tranquillamente), tuttavia il mio culopiombismo me lo ha sempre impedito, se non che durante la mia ultima spesa l'ho visto nel banco ortofrutta del mio supermercato di fiducia, e così la verde malvacea è finita nel mio carrello della spesa.
Veniamo, dunque, a ieri sera. Non avendo abbastanza tempo cucinare il gumbo era fuori discussione, dato che è una preparazione lunga e complessa, così ho ripiegato su un riso ai peperoni in stile cajun, che con i dovuti accorgimenti mi ha richiesto circa 15 minuti di preparazione.
Una volta impiattato con malagrazia il tutto (è risaputa la mia incapacità nel presentare quello che prepariamo da mangiare), mi sono fatta coraggio ed ho assaggiato, perchè davvero non sapevo cosa aspettarmi, dato che non sono proprio un'amante delle verdure.
E quindi?
E quindi la mia prima impressione è stata di sorpresa. Mi aspettavo una consistenza ed un sapore simile a quello dei cornetti, dato che mi era stato detto che il sapore e la consistenza dell'ocra li ricordava, ma più aromatico e speziato... invece nulla di tutto questo. Ad essere sincera il gombo ha un sapore neutro, più che i cornetti ricorda il pane (lo so il paragone sembra assurdo) e non è per niente piccante ed aromatico. C'è da dire che il riso che abbiamo mangiato ieri sera è pensato per essere un accompagnamento ad un piatto di carne più strutturato, quindi quella ricetta presa da sola non funziona, però in se e per se devo dire che l'ocra non è spiacevole, anche se non è una verdura che funziona da sola.
6 comments:
Ma come! Mangi il gombo e non mi inviti?
Proprio ora che abito sull'altro lato dei binari....
[bambino lasciato solo alla ricreazione/]
Nu dai Joe, è stato un esperimento (nemmeno riuscito al 100%) la prossima volta che facciamo qualcosa di cajun ti chiamiamo ^^ (per preparare il gumbo però dobbiamo sbarazzarci di figlia per un po' di ore :/ )
Mi potresti dire il negozietto a Milano dove hai trovato il Gombo? Grazie!
@Idajet Skraqi io l'ho trovato da esselunga (nello specifico il punto vendita di via legnone/viale jenner) credo si trovi cmq in un qualsiasi esselunga di Milano.
Ad ogni modo il gombo si trova negli alimentari etnici in quanto base di varie cucine tradizionali.
Buona caccia.
Grazie mille per la risposta e l'aiuto!
Post a Comment