Thursday, May 31, 2018

LMPVWDW - Poteva andare meglio.

Intoppi lungo la strada.
Dopo il post su quello che è andato bene è il momento di concentrarci sul rovescio della medaglia. Ci sono stati pochissimi episodi, quasi tutti non sono avvenuti all’interno della proprietà e per lo più sono da imputare a imprevisti a cui, per un motivo o per un altro, non avevo pensato.



Il volo intercontinentale.
Questo è stato il viaggio più lungo della mia vita, non avevo idea di come avrei affrontato una traversata intercontinentale, se non che sull’aereo probabilmente avrei letto o guardato dei film. 
La verità è che ci sono state diverse cose che mi hanno messo a dura prova perché ero impreparata.
La prima (ma su questa me lo aspettavo) è stato viaggiare in economy, scelta dettata dalla necessità di contenere i il budget del viaggio e per via della mia incapacità di addormentarmi in posizioni strane è stata un'esperienza molto stancante. Sia all’andata che al ritorno, la persona che viaggiava davanti a me ha passato quasi tutto il tempo con il sedile reclinato rendendomi la vita molto difficile per via del poco spazio a mia disposizione.
Halp, non sento più le gambe!
La seconda cosa che mi ha disturbato durante il viaggio è stato non considerare il mio problema di scarsa circolazione alle gambe. Avrei dovuto arrivarci dato che è una condizione con cui convivo quotidianamente. 
Mi basta stare qualche ora ferma al computer per soffrire freddo e rigidità dal ginocchio in giù e tuttavia la mia inesperienza con voli così lunghi non mi ha fatto pensare a questa eventualità ritrovandomi, sia all’andata che al ritorno, con due blocchi di ghiaccio al posto dei piedi.

Il terminal di Francoforte.
Le aree per bambini sono una delle poche cose
positive che ci sono successe qui.
Se all’andata non abbiamo riscontrato problemi, ci è andata diversamente al ritorno.
Dopo un primo giro di controlli alla frontiera dell’Unione Europea, credevamo di avere finito, dato che la polizia aveva timbrato i passaporti, e di avere un discreto margine per raggiungere il nostro gate - che si trovava dall’altra parte del terminal rispetto agli arrivi - in modo da poterci rilassare e mangiare qualcosa, dato che il cibo offerto sul volo da lufthansa era tutt’altro che invitante. 
Purtroppo i nostri piani sono saltati quando ci siamo trovati nuovamente in coda per un secondo giro di controlli di sicurezza, che ci ha portato via altri 40 minuti!
Quando abbiamo comprato i biglietti aerei siamo stati previdenti nel prenotare un aereo con 2 ore di coincidenza, questo ci ha permesso di non perdere il volo, come invece è successo ad altri passeggeri che avevano pianificato coincidenze più strette della nostra.

Il passeggino.
Nel post degli acquisti avevo detto di aver acquistato un passeggino da amazon per evitare di affittarne giornalmente uno dei parchi. Una volta scelto un modello che ci piaceva e controllato che i tempi di spedizione fossero compatibili con la finestra di tempo in cui poter far recapitare il pacco presso il nostro albergo, eravamo relativamente tranquilli. Purtroppo per noi il pacco non ha mai raggiunto la sua destinazione, probabilmente è stato rubato o perso. 
Lost in time and space and meaning.
Abbiamo quindi aperto una segnalazione ad amazon, purtroppo per noi si trattava di un oggetto venduto da una terza parte, al quale la spedizione risultava spedita e consegnata. Abbiamo cercato di ottenere un rimborso, ma alla quarta mail in cui il vendor continuava a copia incollare la stessa risposta abbiamo ahinoi desistito. Per nostra fortuna Valeria ha sostenuto la fatica dei parchi benissimo anche senza il passeggino.
Aggiornamento: prima di lasciare il resort abbiamo fatto presente al personale dell'albergo che nell'eventualità che avessero consegnato il passeggino sarebbe stato nostro desiderio donarlo a chiunque ne avesse avuto bisogno. Mentre scrivevo questo post sono andata su amazon, perché volevo fare una screen del tracking del pacco da pubblicare qui (quella che ho usato arriva dalla mail della segnalazione al vendor) e a quanto pare il passeggino è stato consegnato il 18 maggio. Alla fine un po' sono contenta, qualcuno lo starà usando.
Disney Transportation alla sera.
Come dicevo Valeria ha sopportato benissimo questo tour de force, le nostre giornate iniziavano presto ed erano dense. Ogni giorno, per permetterci di entrare nei parchi prima del rope drop, la sveglia suonava alle 6:00 e si stava in giro tutto il giorno sotto il sole, camminando per non meno di 10km. Un ritmo del genere proverebbe chiunque, figuriamoci una bimba di 6 anni. Ogni sera a parco concluso e sulla strada del ritorno, Vale si spegneva tra le braccia del papà.
La parte più brutta di ogni giornata.
Purtroppo per noi non siamo quasi mai riusciti a guadagnare un posto a sedere sui bus che ci riportavano in albergo, perchè letteralmente presi d’assalto dai vari visitatori. Questo per Pao si traduceva in dai 10 ai 20 minuti di viaggio in piedi, addossato ad altre persone che condividevano il nostro stesso fato, con Vale addormentata in braccio. A me toccavano gli zaini di tutti, tipo sherpa himalayano. Ovviamente sugli autobus i passeggini dovevano essere chiusi, quindi il fatto di non averne uno è stato soltanto un bene.

La SD della macchina fotografica.
In questo viaggio ho finalmente ripreso in mano la mia macchina fotografica, pensavo che me la sarei cavata con la scheda SD in mio possesso da 8 giga. In passato non era mai successo in nessun caso che la riempissi completamente, ah che sciocca sono stata! 
Fino al quinto giorno di parco tutto bene, nonostante alcuni limiti strutturali della mia macchina dovuti all’età, ho fotografato come non mai, portando a casa delle bellissime immagini. Durante Kilimanjaro Safari e con un attivo di più di 800 foto (tra reflex e iphone) mi rendo conto del dramma imminente: il display della mia canon mi avvisa che ho solo altre 8 fotografie e poi fine.
Ho una SD brandizzata, olé!
Faccio in tempo a fotografare mamma elefante che fa il bagnetto con suo piccolo e mi faccio assalire dal panico. Paolo mosso a pietà acconsente all'acquisto di una SD nuova, dice che le ha viste in vendita all’ingresso del parco. Recupero una scheda nuova da 16 giga al modico prezzo di 42$, maledicendomi per non averci pensato prima di partire.

Disney Springs.
Un bel centro commerciale.
Metto le mani avanti, qui non è successo nulla di che, anzi la nostra gita nel centro commerciale della proprietà è stata breve e un buon modo per spendere la mattina del giorno della partenza.
Ne voglio parlare per collegarmi ad una parentesi del post precedente in cui accennavo dell’uso dei magic bands a Disney Springs. In questa parte di property sono presenti un sacco di esercizi commerciali e locali di proprietà di altri soggetti, che quindi possono decidere se applicare o meno l’utilizzo del dining plan (se avete snack credit residui da spendere ad ogni costo, qui è il luogo meno indicato in cui farlo) oppure accettare il magic band come pagamento, perché banalmente non hanno il pos speciale a portata, preferendo invece carte di credito o contanti.
In questa foto c'è una bambina felice e poi c'è Valeria.
E con l’ultima osservazione su Disney Springs posso dire concluso il post sulle cose che potevano andare meglio, ma la guida non è ancora completa perchè c’è ancora qualche piccolo argomento di cui parlarvi. Il prossimo post sarà dedicato alle cose che possono regalarvi nei parchi.


Link ai post di preparazione post passati:
La mia prima volta a Walt Disney World - Parte 1.
Verso Disney World: i pasti.
Verso Disney World: i parchi.
Verso Disney World: i trasporti.
Verso Disney World: pianificare le giornate.
Verso Disney World: FastPass+
Verso Disney World: il servizio clienti.
Verso Disney World: alcuni acquisti.

Link ai post del dopo rientro:
La mia prima volta a Walt Disney World - Sono tornata.

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