La vedete questa foto?
E’ stata scattata questa fine settimana dalle parti di Vara Inferiore (da qualche parte tra Novi Ligure e Savona) durante un live di grvitalia.
Quando l'ho vista ho subito pensato che fosse davvero bella, perché ritraeva il mio personaggio e quello di alcuni amici in un momento piuttosto particolare e importante del live, però poi osservandola a mente fredda non ho potuto notare che questa immagine, per composizione, scenario e soggetti sarebbe stata perfetta come tipica illustrazione di copertina per uno di quei libri fantasy italioti belli zeppi di luoghi comuni che ci piacciono tanto.
Così ho deciso di fare un giochino stupido ed ho analizzato la foto come una persona che non ha mai giocato di ruolo dal vivo e non sa chi sono i personaggi ritratti.
Quello che scriverò sarà niente di più che l’analisi di quello che una persona digiuna di live, ma appassionata di genere, coglierebbe osservando questa foto.
Partiamo dalla composizione dell’immagine.
Abbiamo in primo piano i cinque protagonisti, in posa e leggermente sfalsati tra di loro per dare il giusto ritmo visivo che armonizzi il senso di lettura dell’immagine. L’equilibrio tra sfondo e soggetti è quello giusto che permette poi l’inserimento del titolo e autore del libro.
Lo scenario in cui è ambientato poi è la classica ambientazione montana d’atmosfera: neve per terra, nebbia che fonde gli alberi della foresta sullo sfondo che lasciano intendere che il gruppo sta per affrontare o ha affrontato insidie indicibili nella Foresta Proibita TM.
E ora la parte più interessante: i protagonisti.
Come ogni romanzo fantasy di una certa levatura intellettuale (leggi destinato ai peggio biNbiminkia d&dari o con tendenze troisiane) abbiamo il classico gruppo di spostati, i quali non hanno nulla in comune tra di loro, se non che essersi trovati insieme in maniera rocambolesca (deus ex machina docet) contro Il Signore Del Male TM nell’impresa di recuperare l’Artefatto del Potere X.
I protagonisti poi sono un ricettacolo di stereotipi e archetipi di genere, a partire dal fatto che i cinque protagonisti non hanno nulla che li accomuni e provengono da situazioni completamente estranee tra di loro.
Partendo da sinistra abbiamo il barbaro (o mercenario) violento e sanguinario, che riconosce solo l’uso della forza e che è convinto di non avere bisogno degli altri membri del gruppo. Probabilmente si ritrova imbarcato in questa missione perché il suo villaggio è stato distrutto o perché è mosso da motivi economici (arraffa il tesoro).
Poi troviamo il giovane mago intraprendente e spericolato, tutto genio e sregolatezza della sua accademia magica, per questo motivo isolato dagli altri maghi che si attengono alle rigide regole imposte dai maghi più anziani. Un personaggio del genere potrebbe avere tre motivi diversi per essere introdotto nella storia come ad esempio essere inviato dall’accademia dei maghi per recuperare l’artefatto, oppure perché è talmente indisciplinato che solo un’avventura del genere può metterlo in riga.
A questo punto introduciamo i due elementi esotici della storia: l’uomo bestia e l’elfo particolare.
L’uomo bestia è tipicamente uno sciamano, di una società tribale, che crede negli spiriti e nell’armonia naturale, che ultimamente va tanto di moda visto Avatar. I motivi per cui questo personaggio fa parte dei protagonisti sono sostanzialmente tre: il primo e più funzionale alla trama è che si tratta di un guaritore, il secondo è che il Kattivo di turno nell’attuare il suo Piano Malvagio di Konkuista sta distruggendo l’ambiente (evviva l’ecologismo della domenica) e il terzo è che essendo lui uno sciamano egli si unisce al gruppo perché gli spiriti gliel’hanno detto, ovviamente dando per assoluti questi segni rivelatori.
L’elfo particolare è un must. Non può essere un vero fantasy senza un elfo particolare.
La rappresentazione di questo personaggio è particolare, si discosta dal solito stereotipo dell’elfo tolkeniano, semplicemente perché l’autore/trice per fare l’origggginale, avrà caratterizzato una razza con le orecchie a punta. L’immagine ci dice che questa personaggia è una guerriera e dal tipo di armatura e spada si può dedurre che è di nobili natali ed essendo elfa le sue abilità non si limiteranno esclusivamente alle capacità marziali. E’ quasi certo che la sua presenza nel gruppo sia dovuta al fatto che si tratta dell’ambasciatore della razza di elfi particolari, che inviano un unico esponente della loro razza per combattere il Signore Del Male.
Dulcis in fundo abbiamo il ramingo/ranger umano (il vero leader!), in grado di uccidere qualunque cosa grazie alla sua furtività (neanche fosse Altair di Assasin’s Creed) determinato al compimento della missione, ma dal passato tormentato, che sicuramente ha perso la sua amata o la sua famiglia, oppure ha causato in maniera più o meno accidentale la morte del suo migliore amico.
Mi sono davvero divertita a ricamare su questi personaggi e posso assicurarvi che gli originali non hanno nulla a che fare con la mia minuziosa descrizione, tuttavia ho voglia di divertirmi ancora un pochino e quindi ecco a voi i rapporti tra i protagonisti!
Tutti e cinque i protagonisti avranno un momento iniziale di diffidenza l’uno con l’altro, perché nessuno ha nulla in comune, ma saranno forzati a collaborare per qualche motivo (ri-deus ex machina). Il Barbaro/Mercenario non approva i metodi del Ranger-Leader e del Mago in quanto ritiene il mago debole (è un mago, accidenti!) e vorrebbe essere lui il capo, per questo osteggia il Ranger; riconosce nell’Uomo Bestia una certa affinità primordiale, mentre prova una certa qual attrazione fisica per l’Elfa Particolare di cui ammira la sua abilità combattiva.
Il Giovane Mago Spericolato è attratto dal potere e vede gli altri membri del gruppo come strumenti, l’elemento che lo caratterizza di più è il suo smisurato ego. Tuttavia con il passare del tempo potrebbe sviluppare un senso del gruppo che potrebbe portare a sacrificarsi per i suoi compagni.
L’Uomo Bestia all’inizio non comprende i metodi degli altri, dal suo punto di vista sono i suoi compagni ad essere selvaggi che non si comportano secondo i cicli naturali. La persona più vicina al suo modo di pensare è ovviamente il Ranger-Leader.
L’Elfa Particolare si rapporta con gli altri con fare distaccato e freddo, il personaggio che disprezza più di tutti è il Barbaro/Mercenario per via della sua furia che non esita a utilizzare per ogni minima cosa, cosa che è in antitesi con il suo modo di combattere che è più difensivo e misurato. Volendo stare ancora di più sul luogo comune si potrebbe scommettere qualcosa sul fatto che tra il Ranger-Leader e l’Elfa Particolare potrebbe nascere qualcosa.
E per finire vediamo il Ranger-Leadr. Questo personaggio ricalca in tutto e per tutto Aragorn e l’unico conflitto evidente all’interno del gruppo lo ha nei confronti del Barbaro/Mercenario.
Vedendo quanto ho scritto, partendo solo da una singola immagine, non avrei mai immaginato che questa potesse raccontare così tanto agli occhi di una persona estranea ai fatti che hanno portato alla foto.
Così ora mi sorge un’insana curiosità: voi, o miei affezionatissimi, che storia ci vedete in questa foto? Chi sono per voi i personaggi ritratti? Perché si trovano alle porte di una foresta oscura in un gelido giorno invernale? Che titolo dareste alla vostra versione della storia?
Rispondete nei commenti e farete di me una blogger felice ^_^
Wednesday, March 24, 2010
Wednesday, March 03, 2010
I dolori di un giovane Jedi 2
La confezione dell’abito di Barriss procede spedita, mia mamma se ne sta occupando con tanto amore e solerzia.
Il mantello è quasi finito, allo stato attuale necessita solo delle cuciture finali e l’effetto è davvero niente male. I miei timori sul peso del tessuto sono stati fugati non appena ho visto la stoffa imbastita, l’effetto è molto simile all’originale, in più il pattern impresso sulla stoffa da un effetto gradevole, benché la fantasia del tessuto non fosse identica all’originale. L’unico neo che posso imputargli è il fatto che il tessuto è lucido e questo impedisce al cappuccio di stare bene in posa.
Esauriti i convenevoli, in cui ho fatto un doveroso riassunto delle puntate precedenti, veniamo alle nuove peripezie legate alla realizzazione di questo personaggio. Oggi parlerò dell’aspetto legato al make up di Barris.
Come si vede da questa immagine il colore della pelle dei mirialani – la razza aliena a cui appartengono Barriss e Luminara – ha una tonalità olivastra con una sfumatura verdognola. Questo è dovuto principalmente al colore della pelle delle attrici che hanno interpretato questi personaggi, come potete vedere nella foto qui sotto.
Dovendo replicare questa tonalità sulla mia pelle che è molto chiara, non potevo limitarmi ad applicare del semplice aquacolor verde, perché l’effetto sarebbe stato abbastanza raccapricciante e per nulla simile.
Per superare questo scoglio dovevo per forza affrontare la questione con qualcuno più esperto di me per quel che riguarda il make up.
Faccio una piccola digressione. Ho sempre faticato per recuperare i trucchi per cosplay e grv qui a Milano, ma qualche settimana fa, mentre rientravo dopo un pomeriggio con gli amici ho scoperto con mia enorme sorpresa che in città aveva appena aperto un punto vendita monomarca della Kryolan (i meglio trucchi), sicuramente più fornito del solito negozietto in cui ero solita rifornirmi. Fine della digressione.
Così ieri, in compagnia di Bya che doveva recuperare l’azzurro per Aayla Secura, siamo andate nel negozio in questione (che si trova all’angolo tra viale Brianza e via Soperga), con la speranza di trovare risposte per le nostre domande.
Non solo abbiamo trovato tutto l’occorrente, un azzurro perfetto per Bya diversi trucchi per me (fondotinta coprente, correttore verde e cipria trasparente per fissare il tutto), ma la proprietaria ed i suoi amici si sono dimostrati molto simpatici e disponibili ad ascoltare tutti i nostri problemi ed a consigliarci. Per risolvere il problema colore della pelle, su consiglio dell’esperta, utilizzerò un fondotinta mischiato ad un correttore verde, da stendere sulla pelle con una spugnetta.
Sono contenta per questa soluzione perché è meno complicata di quello che mi ero immaginata, del resto da un ex truccatrice mediaset che espone in negozio un telegatto, non avrei potuto aspettarmi di meglio.
E se pensate che risolto il vestito e risolto il trucco, questo personaggio sia finalmente finito, vi sbagliate di grosso!
All’appello mancano ancora una spada laser e una cintura da realizzare e volete proprio leggere delle nostre - nostre perché da coppia siamo diventati un quartetto di maestri e padawan, e in futuro diventeremo un gruppo di 6/8 persone - peregrinazioni per le corsie di un Castorama alle prese con tubi idraulici, piedini per sedie ed altra minuteria di ferramenta, per non parlare dell’assemblaggio.
Alla prossima mirabolante puntata. Che la forza sia con voi.
Il mantello è quasi finito, allo stato attuale necessita solo delle cuciture finali e l’effetto è davvero niente male. I miei timori sul peso del tessuto sono stati fugati non appena ho visto la stoffa imbastita, l’effetto è molto simile all’originale, in più il pattern impresso sulla stoffa da un effetto gradevole, benché la fantasia del tessuto non fosse identica all’originale. L’unico neo che posso imputargli è il fatto che il tessuto è lucido e questo impedisce al cappuccio di stare bene in posa.
Esauriti i convenevoli, in cui ho fatto un doveroso riassunto delle puntate precedenti, veniamo alle nuove peripezie legate alla realizzazione di questo personaggio. Oggi parlerò dell’aspetto legato al make up di Barris.
Come si vede da questa immagine il colore della pelle dei mirialani – la razza aliena a cui appartengono Barriss e Luminara – ha una tonalità olivastra con una sfumatura verdognola. Questo è dovuto principalmente al colore della pelle delle attrici che hanno interpretato questi personaggi, come potete vedere nella foto qui sotto.
Dovendo replicare questa tonalità sulla mia pelle che è molto chiara, non potevo limitarmi ad applicare del semplice aquacolor verde, perché l’effetto sarebbe stato abbastanza raccapricciante e per nulla simile.
Per superare questo scoglio dovevo per forza affrontare la questione con qualcuno più esperto di me per quel che riguarda il make up.
Faccio una piccola digressione. Ho sempre faticato per recuperare i trucchi per cosplay e grv qui a Milano, ma qualche settimana fa, mentre rientravo dopo un pomeriggio con gli amici ho scoperto con mia enorme sorpresa che in città aveva appena aperto un punto vendita monomarca della Kryolan (i meglio trucchi), sicuramente più fornito del solito negozietto in cui ero solita rifornirmi. Fine della digressione.
Così ieri, in compagnia di Bya che doveva recuperare l’azzurro per Aayla Secura, siamo andate nel negozio in questione (che si trova all’angolo tra viale Brianza e via Soperga), con la speranza di trovare risposte per le nostre domande.
Non solo abbiamo trovato tutto l’occorrente, un azzurro perfetto per Bya diversi trucchi per me (fondotinta coprente, correttore verde e cipria trasparente per fissare il tutto), ma la proprietaria ed i suoi amici si sono dimostrati molto simpatici e disponibili ad ascoltare tutti i nostri problemi ed a consigliarci. Per risolvere il problema colore della pelle, su consiglio dell’esperta, utilizzerò un fondotinta mischiato ad un correttore verde, da stendere sulla pelle con una spugnetta.
Sono contenta per questa soluzione perché è meno complicata di quello che mi ero immaginata, del resto da un ex truccatrice mediaset che espone in negozio un telegatto, non avrei potuto aspettarmi di meglio.
E se pensate che risolto il vestito e risolto il trucco, questo personaggio sia finalmente finito, vi sbagliate di grosso!
All’appello mancano ancora una spada laser e una cintura da realizzare e volete proprio leggere delle nostre - nostre perché da coppia siamo diventati un quartetto di maestri e padawan, e in futuro diventeremo un gruppo di 6/8 persone - peregrinazioni per le corsie di un Castorama alle prese con tubi idraulici, piedini per sedie ed altra minuteria di ferramenta, per non parlare dell’assemblaggio.
Alla prossima mirabolante puntata. Che la forza sia con voi.
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