Tuesday, July 27, 2010

Ce la posso fare!

Non è che ho fatto un'attacco mordi e fuggi, ma tra tre giorni parto per un'altra dimensione (finalmente!).
Mi sto preparando a vestire i panni del Vescovo Stonewolf e che Iaboth me la mandi buona.
Nel frattempo ho un mucchio di cose da organizzare in vista della partenza.

Se non ci sentiamo in questi giorni (cosa più che plausibile) vi saluto in anticipo rimandandovi ad agosto inoltrato. Avrò molto di cui raccontare ^_^

Friday, July 23, 2010

Vorrei tanto leggere questo libro...

...quindi se potete aiutatemi!
Lancio su queste pagine il mio appello.
Cerco disperatamente una copia di "La Luna è una severa maestra" di Robert A. Heinlein collezione urania 037.

La luna è una severa maestra

Si tratta di un Urania quindi è irreperibile nel circuito delle librerie e l'unico modo per averlo è sentire in giro tra gli appasionati di sci-fi.

Grazie mille a chi mi presterà aiuto.

Tuesday, July 20, 2010

I dolori di un giovane jedi 3

Finalmente riesco a completare la mia saga costumistica che mi ha visto coinvolta nella realizzazione del costume della Padawan Barriss Ofee.
Di seguito la prima e la seconda puntata

Per completare il costume mancavano solo la spada e la cintura. Per realizzare questi due prop è stato necessario recuperare materiali particolari, abbiamo speso due pomeriggi in grossi negozi di bricolage, mentre per l’assemblaggio ci sono voluti diverse serate dedicate a tale scopo.
Per la cintura ho utilizzato:

una cintura di cuoio alta 4 dita – costo 15€ comprata alla bancarella delle cinture del mercatino di piazzale Lima (Milano)
un pezzo di cuoio recuperato tra gli scarti di una pelletteria – costo 0€
fermacampione – costo 1,50 € comprati in una cartoleria qualunque
scarti di ecopelle del costume di Ayla Secura – costo 0€ gentilemente offerti da Bya
scothc di carta alto 4 dita – gentile dono di mio papà
tubetto di pattex – costo 3,50€ comprato nel colorificio sotto casa

La cintura di Barriss prevede una fibbia in cuoio decorata con un fiore a forma di cuore,circondata da borchiette dorate.
barriss buckle

Per ottenere il risultato desiderato ho preso una cintura di cuoio marrone dell’altezza e della forma giusta, con la fibbia più semplice possibile, perché avrei coperto la fibbia vera con la fibbia finta, mediante dei passanti che avrebbero permesso l’inserimento sulla cintura. Il primo passo per la creazione della fibbia è stata la creazione del decoro, che come vedete dall’immagine qui sopra non è altro che un’applicazione di diversi strati di cuoiosulla base della fibbia.

Ho ritagliato sugli strati di ecopelle i singoli elementi (cuore esterno, decori interni e foglia) e poi ho cucito sul cuore esterno i due decori interni. Siccome avevo solo un tipo di ecopelle per variare i colori e evitare che le varie parti si confondessero ho usato il fronte (del colore giusto) e il retro della finta pelle (più scuro). Una volta cucito il cuore ho dato spessore alla foglia ed al cuore stesso con lo scotch di carta per enfatizzare l’effetto rilievo.
Il secondo passaggio è stato tagliare nella dimensione desiderata e subito dopo ricoprire con l’ecopelle il pezzo di cuoio, perché lo scarto che mi era stato regalato non era del marrone giusto ma grigio scuro. Una volta incollata l’ecopelle alla base della fibbia ho incollato a loro volta le sagome del cuore e della foglia. A questo punto ho iniziato a bucare il cuoio, ricavando i fori per alloggiare i fermacampione-borchie. Una volta borchiato tutto il perimetro della fibbia, ho preso un rettangolo di ecopelle e l’ho incollato sul retro della fibbia, in modo da coprire le parti potenzialmente taglienti dei fermacampione. L’ultimo passaggio è stato aggiungere i passanti ricavati con gli avanzi della cintura che Bya aveva utilizzato per creare la cintura di Ayla.
barrissbelt

La costruzione della spada è stata più lunga e complessa e la spesa complessiva dei materiali non ha superato i 15€. Come accennato prima per acquistare tutti i componenti necessarie alla costruzione delle quattro spade laser del nostro gruppo, abbiamo fatto una puntata in un paio di brico center, perché abbiamo utilizzato pezzi come tubi e guarnizioni trovate nel reparto di idraulica, viti e rondelle, pomelli di cassetti e piedini per sedie e tavolini. Il nostro criterio per la ricerca dei vari componenti si basava infatti su confronto con la foto del prop originale. Se un pezzo di minuteria da ferramenta o altro aveva la forma giusta finiva nel nostro carrello della spesa, altrimenti si passava in rassegna della corsia successiva in cerca della forma giusta. Posso assicurarvi che la scena, osservata dall’esterno era davvero divertente: gli avventori del negozio si trovavano davanti tre persone intente a confrontare i vari pezzi, che apparentemente non centravano nulla l’un con l’altro, con le stampe che raffiguravano le spade complete. Una volta comprato tutto il materiale necessario alla costruzione si poteva iniziare con lafase di montaggio.
mats

Per prima cosa Fulvio ha tagliato i tubi idraulici nelle misure desiderate (ogni spada era lunga in proporzione con la nostra altezza) e l’operazione ha richiesto una certa attenzione e cautela perché il taglio del tubo doveva essere il più dritto possibile. Una volta eseguiti tutti i tagli abbiamo proseguito con la creazione degli spessori e delle sezioni necessarie a simulare le scanalature delle spade. Questi spessori sono stati creatisovrapponendo strati e strati di scotch di carta.
montaggio1

Osservando l’immagine dell’impugnatura delle varie spade, si nota subito come tutte queste presentino scanalature sulla loro superficie. Una soluzione per questo problema poteva essere ottenuta disegnando le scanalature con un pennarello dopo la verniciatura della spada, ma in questo modo non ci sarebbe stato un effetto convincente. Così abbiamo pensato di replicare le scanalature sul tubo mediante incisione con un dremel. In entrambi i casi la difficoltà era disegnare su una superficie curva delle linee dritte. Utilizzando lo scotch di carta, come base, abbiamo disegnato le linee guida delle scanalature.
scanalature

Una volta completato il disegno, abbiamo applicato il nastro adesivo al tubo, ottenendo delle perfette guide per il trapano. Non restava altro che incidere e fare i buchi necessari agli innesti dei vari componenti che avrebbero simulato i pulsanti.
montaggio2

La fase successiva, nonché una delle più delicate, è stata quella dell’assemblaggio. I vari pezzi sono stati incollati tra loro con della colla a caldo, che ha consentito la creazione di ulteriori spessori che hanno rafforzato la compattezza della struttura. Una volta asciugata la colla abbiamo spruzzato la vernice metallica (la struttura è stata prima trattata con un passaggio di carta vetrata a grana fine ed uno strato di vernice nera per rafforzare la tenuta della vernice metallica). A vernice asciutta ho dipinto i particolari, come le scanalature, che avevano colori diversi dalla base color metallo e una volta finito con questa fase di colorazione dei piccoli dettagli le spade sono state trattate con uno strato di vernice trasparente protettiva. Ed ecco il risultato finale.
saber

E così dopo questo post lunghissimo siamo arrivati alla fine. Su facebook trovate le foto fatte durante la fiera al gruppo di maestri + padawan più cool del mondo, anche se l’ambizione maggiore sarebbe quella di ritoccarle tutte per aggiungere le lame laser alle spade e sistemare le parti di makeup sbiadite.

Monday, July 19, 2010

Riassunto delle puntate precedenti

Devo ammetterlo ci avevo un po’ preso gusto a slackerare così. Non un post da mesi, che comportamento disdicevole per una blogger come la sottoscritta.
E la giustificazione a questa mancanza sconsiderata? Solo perché la mia utenza in ufficio non mi permette di accedere ad internet? Mi sembra una giustificazione povera povera dietro alla quale nascondersi per legittimare un’apatia scrittoria.
Comunque l’inverno è finito ed è tempo di svegliarsi dal letargo, vi starete chiedendo, o miei affezionatissimi, cosa vi siete persi in tutti questi mesi silenzio da Mablandia.
Non molto devo dire, purtroppo Accabicì non è un posto che regala avventure avvincenti, più che altro ci sono molti tempi morti in cui l’unica cosa che mi è concessa (non potendo nuotare nella rete) è guardare il soffitto o far finta di lavorare, perché bisogna dare l’impressione di produrre produrre e ancora produrre, anche se non c’è nulla da fare. Ai capi risulta più digeribile credere che noi pigiabottoni stiamo fingendo di fare qualcosa per l’azienda piuttosto che accettare l’idea di vederci in altre faccende affaccendati.
Per me questo rappresenta un vero e proprio dramma, soprattutto considerando il ritmo di lavoro sostenuto a cui ero abituata in Paleo.
A dirla tutta quel posto mi manca da morire per innumerevoli ragioni la più importante di tutte è che facevo qualcosa che mi piaceva. Con questo non voglio dire che farei a cambio, perché lavorare in Paleo (per quanto sia grata a Mr. L e Mr. M per tutto quello che ho imparato con loro) aveva un sacco di aspetti negativi che l’attuale impiego non ha e alla fine dei giochi però posso sommare gli aspetti positivi contro quelli negativi per accorgermi che alla fine, anche se mi lamento tanto, il lavoro che sto facendo ora non è poi così male.
Il problema è che non riesco a farmene una ragione per tutta una serie di motivi che non starò ad elencarvi perché non mi piace apparire come una che sputa nel piatto in cui mangia ed è anche per questo che questa sarà l’ultima volta che scriverò dell’ufficio.

Passando ad argomenti più leggeri ed interessanti l’Adunanza è alle porte!
Si tratta del primo evento maggiore a cui parteciperò dopo quasi un anno di stop autoimposto a causa della mia condizione di disoccupata.
L’idea che nel giro di una decina di giorni dovrò rivestire i panni del mio personaggio ha monopolizzato il poco tempo libero di questi ultimi mesi.
La mia Lunina ha subito alcuni cambiamenti fondamentali in gioco che hanno riacceso ora più che mai la voglia di giocare. Dopo l’Adunanza dell’anno scorso ero ad un passo da ritirare il mio pg perché non trovavo più stimoli nel gioco che stavo ostinatamente portando avanti (vuoi anche per via del periodo di depressione che stavo attraversando).
Dopo alcuni scazzi in gioco e la perdita di un rango (da 5 a 4) per motivi prettamente fuorigioco ero più che mai decisa a ricominciare da capo con un nuovo personaggio, quando mi giunge inaspettata la possibilità di passare al gioco di chiesa come Vescovo del Dio della Guerra.
Non è stata una scelta facile da prendere, perché accettare la proposta voleva dirsi staccarsi definitivamente dalla gilda in cui ho militato per sette anni, però una volta accettata la proposta mi sono resa conto di aver fatto la scelta migliore. Più passavano i giorni più mi riappropriavo del mio personaggio e riscoprivo una serenità di gioco che nell’ultimo periodo era venuta meno. Serenità di gioco non vuol dire che in gioco il proprio personaggio non viva tensioni o non abbia problemi da affrontare, al contrario questi non vengono vissuti in maniera passiva.
Il passaggio a votato di chiesa mi ha dato moltissimi spunti di gioco e la possibilità di fare davvero la differenza all’interno della mia nuova istituzione, nonché di conoscere meglio ed apprezzare gli altri giocatori che fanno parte della chiesa.

L’Adunanza è stato anche il grande pretesto per iscrivermi in palestra, cosa che non avevo mai fatto prima per un misto di pigrizia e costi non sostenibili (ecco uno dei lati positivi del mio lavoro, prendere di più rispetto al lavoro precedente), ebbene si da maggio sto andando in palestra per arrivare preparata alla prova costume… quella del mio pg!
Vi assicuro che giocare per tutto il giorno con un’armatura indosso richiede uno sforzo atletico, aggiungete il caldo, gli orari sregolati e un pesante trucco e capirete perché ho deciso di correre ai ripari iscrivendomi in palestra. Anche se la mia armatura è leggera (pesa poco più di 5 kg) quando ho cominciato il mio fisico era decisamente fuori forma e ora dopo un paio di mesi di allenamento quasi costante, va decisamente meglio, sento i muscoli reagire meglio e il mio corpo ha un aspetto più sano. Però che fatica con questo caldo ^_^’’’

E per finire letture!
Avevo cominciato a leggere Johnatan Strange e il signor Norrell, ma devo ammettere che alla lunga mi ha stancato, ora come ora sono ferma intorno al capitolo 37 (circa metà libro) senza essermi fatta un’idea precisa su dove la storia vada a parare.
Nel frattempo è uscito anche il W2, che ho dovuto leggere e finire per sapere come andava avanti la baracca (GL ti odio :P).
Finito il W2 ho continuato un po’ con Strange e Norrel, ma motivata dall’incombente Adunanza che si preannuncia di guerra, ho cominciato a leggere Fanteria dello spazio, per trovare qualche spunto di gioco per Luna.
Fanteria è una miniera d’oro, le sue uniche colpe sono avere ispirato un film che non ha molto a che spartire con la storia originale e il ritmo di lettura, Fanteria si legge così velocemente che ci ho messo pochissimi giorni per finirlo. Era molto tempo che non leggevo un libro scritto così bene, tanto che sul finale ero così triste al pensiero di finirlo che volontariamente avevo rallentato il ritmo.
Ma che dire sulla storia? E’ un libro epico di guerra e sulla guerra, adattissimo se vi trovate in un periodo in cui avete bisogno di carica emotiva (il finale è epico oltre ogni modo). Io l’ho amato dall’inizio alla fine in ogni sua singola parola nonostante l’ambientazione fascista, ma una storia così intensa ed epica non sarebbe stata possibile in uncontesto diverso da quello descritto.

E così arriviamo ad oggi. Sto scrivendo su word del mio computer dell’ufficio, tra poco spedirò questo wall of text via mail per essere pubblicato il prima possibile.
Nei prossimi giorni tirerò fuori dall’armadio delle storie la terza e ultima parte del racconto “come si costruisce uno jedi”.