Saturday, June 18, 2011

Il Mostro.

Ovvero storia di un odio durato 4 anni.
Quello che vedete qui sopra è, nei sogni umidi e sfrenati del costruttore di casa mia, è un mobile libreria sotto scala.
Io l'ho chiamato il Mostro e in questa foto potete vedere il delirio entropico che lo abita, perchè è letteralmente impossibile tenerlo in ordine, per via della sua struttura.

Adesso puntualizzo, noi non lo abbiamo mai voluto, è il costruttore che ci ha consegnato la casa con il Mostro già al suo interno, e questo per giustificare un'angolo che a livello catastale non poteva essere vuoto. Così dopo quattro anni di difficile convivenza e di vorrei cambiarlo ma ho il culo pesante, io e Marito siamo riusciti a scrollarci di dosso ogni scusa e ci siamo messi in moto, sfruttando qualche giorno di ferie di entrambo.

Il problema principale però è la forma particolare del sottoscala, non potevamo andare all'Ikea e buonanotte. Un progetto del genere necessitava per forza di cose di occhio e mano esperta, così ci siam messi il cuore in pace e ci siam messi alla ricerca di un mobiliere.
La nostra prima scelta è caduta sul mobiliere che ha arredato tutta la camera da letto con armadi e librerie, ma la dura verità si è abbattuta su di noi come un muro di mattoni pieni, perchè quel negozio aveva chiuso per cessata attività. Senza perderci d'animo abbiamo continuato a cercare, e seguendo il consiglio di una mia zia (quando mai!) ci siamo rivolti ad un altro negozio con mobili di design di un certo livello e per certo livello intendo roba come Molteni, Lema, Poliform e compagnia cantante... insomma se ti intendi un minimo di mobili, sai ce in un posto del genere non te la caverai a buon mercato e che metti in conto una spesa di almeno (e sottolineo almeno) 2k euri.

Così ci facciamo coraggio e andiamo a fare un giro, ovviamente vestiti normale jeans e maglietta.
Per farla breve il proprietario del negozio ci pesa, ci misura e ci trova mancanti. Io e Marito ce ne andiamo indignati, non solo discrimini due persone perchè ti sembrano due poveracci, ma in tempi di crisi come questa ti permetti di schifare i soldi.

Tolto questo sulla strada del ritorno, incontriamo uno show room di due architetti di interni, il livelloo di mobili è più o meno lo stesso del negozio di mobili di poco fa, se non leggermente migliore. Ci facciamo coraggio e entriamo e il trattamento che riceviamo è totalmente l'opposto! Siamo stati trattati bene, con professionalità e oggi abbiamo versato il primo acconto di uno splendido mobile che ci verrà consegnato e montato i primi di settembre.
E siccome la soddisfazione è tanta e la voglia di andare nel negozio di mobili a sbattergli in faccia il preventivo e il progetto è ancora di più, userò una scena classica per farvi capire come mi sento in questo momento:

4 comments:

BrucenoMejo said...

Io non lo trovavo così terrificante :D. Ma non importa, l'importante è che voi siate soddisfatti del cambio :D

Unknown said...

Kabbo, perchè a vederlo in foto non rende quanto dal vivo, e mi sa che non ci hai mai fatto caso più di tanto quando sei venuto da noi. La prossima volta che passi da casa ti faccio vedere perchè lo cambiamo.

Anonymous said...

A me piace quel mobile, pur nella sua caoticità! E' fichissimo, sa di anni 80!

Unknown said...

Ti dico, in foto non rende quanto dal vivo, se fosse solo una questione di estetica non starei a menarmela per cambiarlo, ma è proprio costruito male, nella foto non si vede, ma è tutto storto, perchè il legnaccio (si tratta di un impiallicciato scadente) del mobile si muove con la scala a cui è stato fissato e poi è stato tagliato e montato male. Inoltre i cassetti sotto, che sono a scorrimento invece che a estrazione o antina, non ti permettono di infilare al suo interno cose troppo voluminose :(