Piccola introduzione del mio personaggio della cronaca di mage via mail.
Le tende sono tirate e l'aria è satura di un'aroma dolciatro che si
spande da un bastoncino di incenso. Nella sua perenne battaglia contro
la luce del sole, Sofia disegna figure distorte e grottesche con un
carboncino, su uno spesso blocco di fogli di carta grigia.
La porta della sua stanza si apre e una donna affacendata entra con
passo deciso, senza curarsi della ragazza. Tira le tende e apre la
finestra, per far uscire l'aria stantia di essenze dalla stanza.
"Mamma!" tuona la dark con estrema disapprovazione. Senza aspettare
una replica da parte del genitore, esce dalla stanza sbattendo la
porta, raccoglie la sua borsa e ancora con il foglio in mano esce di
casa, senza una meta precisa, l'importante è scappare lontano da quel
vortice di mediocrità che sono tutte le persone che si definiscono
normali.
Avvolta nei suoi strani vestiti neri, con i suoi capelli di un
indistinguibile colore viola/cenere e la pelle talmente pallida da
farla sembrare un cadavere, Sofia non è certo tipo da passare
inosservata.
Cammina velocemente, un passo dopo l'altro si allontana da casa e ad
ogni passo sprofonda sempre di più in solitari monologhi mentali, solo
l'urto contro un passante la distoglie dal suo vagare in quell' oscuro
universo; neanche si scusa con il ragazzo che l'ha urtata, ma Il
foglio che stringeva nel pugno le cade a terra e rivela un albero
contorto con un espressione piangente.
Di alberi così ne disegna tanti Sofia, ma la cosa che cattura subito
la sua attenzione è il platano che si trova dall'altro lato della
strada, è incredibilmente simile a quello che ha disegnato lei.
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