Thursday, May 28, 2009

perchè c'hai grossa Grisi

Cara Giulia da Pisa,

a me il sushi piace.

VAFFANCULO!
sushi

Monday, May 25, 2009

Giornata degli asciugamano

Towels

Happy towel day.
La Guida Galattica per gli Autostoppisti dice alcune cose sull'argomento asciugamano. L'asciugamano, dice, è forse l'oggetto più utile che un autostoppista galattico possa avere. In parte perché è una cosa pratica: ve lo potete avvolgere intorno perché vi tenga caldo quando vi apprestate ad attraversare i freddi satelliti di Jaglan Beta; potete sdraiarvici sopra quando vi trovate sulle spiagge dalla brillante sabbia di marmo di Santraginus V a inalare gli inebrianti vapori del suo mare; ci potete dormire sotto sul mondo deserto di Kakrafoon, con le sue stelle che splendono rossastre; potete usarlo come vela di una mini-zattera allorché vi accingete a seguire il lento corso del pigro fiume Falena; potete bagnarlo per usarlo in un combattimento corpo a corpo; potete avvolgervelo intorno alla testa per allontanare vapori nocivi o per evitare lo sguardo della Vorace Bestia Bugblatta di Traal (un animale abominevolmente stupido, che pensa che se voi non lo vedete nemmeno lui possa vedere voi: è matto da legare, ma molto, molto vorace); infine potete usare il vostro asciugamano per fare segnalazioni in caso di emergenza e, se è ancora abbastanza pulito, per asciugarvi, naturalmente.

Saturday, May 23, 2009

Di fumetti abbandonati

Nel 2007 uscì Drago Nero, un fantasy di Luca Enoch per Bonelli. Da brava babba di minchia me lo feci sfuggire. Oviamente il volume diventò pressoche introvabile, così cercai di mettermi il cuore in pace dopo un po' di infruttuose ricerche.

Qualche tempo fa passeggiavo tra i la mobilia minimal-design di Muji, in cerca di idee e ispirazioni domestiche, quando abbandonato in una libreria del negozio, come parte delle riviste in esposizione vedo questo:
dragonero

OMG! Drago Nero!
Incredibile, loro lo usano come elemento di esposizione, senza sapere che tra collezionisti è un pezzo abbastanza ricercato. E' la vecchia storia della mappa del tesoro nella soffitta dei nonni.

Sospirando con mestizia e indecisa se inboscarmi con nonchalance il volumetto, rimisi il volume a posto nel suo scaffalino minimal e mi incamminai verso nuovi lidi.

Oggi mi son ritrovata per caso (o forse no) per Muji. Sorpresona: Drago Nero era ancora li. Complice il fatto che in quel momento il negozio era praticamente vuoto, mi sono armata di faccia di bronzo e sono andata in contro ad una simpatica commessa dai capelli biondi. Le mostro il volume, e sfoggio il sorriso più disarmante che possiate immaginare, che contrasta totalmente con il mio abbigliamento (pantaloni corti militari di colore nero e maglietta dei Maiden).

"Ciao! posso farti una domanda?" faccio io, lei annuisce "Ho visto su una vostra libreria questo fumetto, ora devi sapere che questo volume è praticamente introvabile ed io lo sto cercando da anni, quanto devo pagare per averlo? Un rene?"

A quel punto lei mi guarda con un sorriso disorientato, non capacitandosi del fatto che ua persona possa chiedere di comprare una rivista in esposizione non in vendita, su un loro mobile in vendita. La cosa deve averla anche divertita, anche perchè all'inizio sembra pensare a cosa rispondermi, poi sorridendomi - e inaspettatamente -
mi risponde "Se quel fumetto ti interessa tanto prendilo pure" legittimando così il mio taccheggio non taccheggio.

Thursday, May 21, 2009

Con il cuore in gola.

Non ho altro modo di descrivere il mio stato d'animo al momento.

Ho appena preso una decisione professonale molto importante. Ho scritto una mail. inviando un CV molto speciale, che potrebbe completamente ribaltare la mia vita, perchè per uscire da questo buco nero, che è la disoccupazione, bisogna mettersi in gioco. Non si può sperare che cambi qualcosa perchè, contrarimente a quello che dice Papi, l'ottimismo e la speranza non pagano il mutuo.

Spero che almeno questo mi aiuti ad uscire dalla depressione delle ultime settimane.

Wednesday, May 20, 2009

Domani... plumcake

Plumcake

Come da subject. Chi ne vuole una fetta venga a bussare alla mia porta.
La foto è puramente dimostrativa, forme e colori possono variare dal prodotto mostrato.

Monday, May 18, 2009

La fiera del libbbbbbbbrrooooo

cielosutorino
Arriviamo a Torino e un atipico, atipico per il mio immaginario, cielo azzurro ci saluta e uardando il cielo mi viene subito vglia di cantare i Subsonica, che tanto loro giocano in casa.
Così dopo un tortuoso percorso urbano, via Nizza, che non sfigurerebbe in un qualsivoglia rally, a borso di un 35 abbastanza stipato, arriviamo in fiera verso la mezza e siccome manca una mezz'ora all'ora x facciamo ungiro rapido tra gli stand, per capire che aria tira.
Giostra
Non ero mai stata ad una fiera del libro e l'impressione che mi sono subito fatta è che mi sembrava in tutto e per tutto come una fiera del fumetto, ma con visitatori più vari e più "nomarli".
Poco prima dell'inizio della presentazione del W. finalmente incontro di persona Fab, che non si aspettava una mia comparsata in fiera :)
mab+fab
Iniziamo a chiacchierare del più e del meno e ci andiamo ad accomodare in sala conferenze, in attesa che inizi, e da bravi vicini di blog ci sediamo vicini e continuiamo col nostro chiacchiericcio, in cui si inserisce anche Marito, che attacca sul fronte dei supereroi, fronte sul quale Fab è giustamente sensibile.

Finalmente inizia la presentazione, e devo dire che GL non ha la faccia da GL, in questi giorni mi ero costruita una sua immagine ideale, non so come mai ero convinta che dovesse assomigliare a Fernando del Cartaferina, ma del resto le mie sinapsi operano per vie oscure. La presentazione scorre liscia ed il nostro risponde ad una serie di domande poste da Licia Troisi, nulla di nuovo sotto il sole potrei dire, del resto tra il suo blog e anobii, quelle stesse domande erano già venute fuori, ma comunque sentirle dal vivo è stato lo stesso bello. Purtroppo nel momento in cui c'è stata la possibilità di fare domande non ho trovato nulla di intelligente da chiedere, perchè le risposte che vorrei sentirmi dire riguardano la trama, e su questo posso anche mettermi l'anima in pace, perchè GL lo ribadisce più volte, nessun spoiler (sigh!).

La presentazione finisce ed è il momento di foto e autografi, da brava mi metto in fila e aspetto buona. La dedica arriva come promessomi dal nostro, un altro tesoo da custodire nella mia libreria.
Autografo
mab+GL

A questo punto io e Marito facciamo per andarcene, quand'ecco che davanti a noi si para Paolo Giordano!
Con un po' di imbarazzo del mio Paolo Giordano (quello sbagliato), obbligo Marito a fare la foto con il Paolo Giordano giusto, che si presta al mio gioco stupido volentieri e con un sorriso divertito. Ma ne vado soddisfatta, a volte basta poco per farmi felice.
paoligiordani

La giornata continua sorniona tra gli stand dei vari editori, ma senza alcun acquisto da parte nostra, va bene così la pila di libri che ci attende a casa è sufficenteente alta e non avbbisogna di ulteriori aggiunte.

Thursday, May 14, 2009

Iron Chef Bovisa



Uno dei miei vanti è ai fornelli, il Bianchi incauto ha osato lanciarmi un guanto di sfida. A giugno - la data la stiamo ancora decidendo - ci sarà la sfida delle sfide, che spero sia la prima di una lunga serie.

Il tema della sfida sarà il dolce. Io presenterò la mia cheesecake, il Bianchi la Camilla (variazione sul tema torta di carote).

Siccome si tratta di una sfida di alta cucina serve una giuria. Chi è interessato a ricoprire il ruolo mi contatti. Importante sapere se avete intolleranze/allergie varie, onde evitare di avervi sulla coscienza.

Monday, May 11, 2009

Il manto di Jena



Non aveva labbra e non aveva occhi, cosicchè il suo viso era atteggiato in un ghigno sarcastico simile a quello della morte falcata. Indossava un cappello largo e nero come quelli calcati nell'epoca della frontiera, e in effetti il suo dominio era una delle Frontiere più esterne del Cosmo. Indossava un impermeabile di pelle, ma era pelle di bue o di toro, era la pelle delle anime che lui aveva scorticato.


Wunderkind di D'Andrea G.L.

Quello che vedete in questa foto un po' sfocata e poco significativa, è un poncho di tela cerata, di quelli che si usano per fare escursionismo. In particolare questo è il mio poncho.
Se ne sta appeso al braccio della doccia della vasca da bagno del bagno del piano di sopra e si tova in quella postazione da diversi giorni, ormai ho perso il conto.
Marito ha lavato il poncho e poi lo ha messo li ad asciugare ed entrambi ce ne siamo dimenticati.

L'altra sera abbiamo mangiato la pizza. La pizza mi mette sempre sete, e succede che nel cuore della notte mi svegli con la gola in fiamme e la bocca riarsa. L'unico modo è bere dell'acqua. La cucina è al piano di sotto, troppo lontana, così uso sempre il bagno del piano di sopra, che confina con la camera da letto.
Entro in bagno, completamente al buio, del resto io ci vedo abbastanza bene al buio e sono troppo pigra ed assonnata per accendere delle luci.
Mi avvicino in uno stato di semi sonnambulismo al lavandino e apro il rubinetto. Bevo, la sete si placa, ed è in questo momento che arriva il peggio.
Alzo gli occhi al mobiletto-specchio che si trova sopra il lavandino. La silohuette scura della mantella da pioggia si staglia contro le mattonelle chiare. Lancio un urlo e scappo a letto impaurita tra le braccia del coniuge, che non si è accorto di nulla, altrimenti sai che cinema.

Il fatto che quella sera avessi letto il capitolo 39 è assolutamente accidentale.

Friday, May 08, 2009

Come capisco che un libro può interessarmi.

Il genere fantasy è il mio preferito, tuttavia chi di voi ha mai avuto il piacere di accompagnarmi in libreria avrà sicuramente assistito ad uno dei miei monologhi letterari dove lancio pareri caustici a go go su un titolo piuttosto ce un altro. Ma tolto la patina egocentrica elitista intellettuale con cui mi piace impanare il tutto alla fine dico né più né meno quello che penso.

Perchè mi infervoro tanto?
Non basterebbe passare oltre e ignorare la materia? In fondo nessuno mi obbliga a comprare un libro.
Mi "arrabbio" - in realtà arrabbiarsi è un termine troppo forte, ci vorrebbe una sfumatura del termine che tendesse più al passionale e meno all'ira - perchè il genere mi piace, e trovo che gli editori si comportino male nei confronti dei lettori, buttando fuori tanto materiale scadente, piutosto che poco materiale ma curato a dovere.

Ora ognuno ha i suoi gusti, ho amici e conoscenti che leggono libri che a me non piacciono. Amen, come dice G.L non a tutti piacciono gli Slayer, quindi questo post prendetelo come volte, se non condividete le mie opinioni siete liberi di depennarmi dalla vostra lista di amici di feisbuk (ah già, non sono iscritta... XD).

Dunque vi metterò a parte dei miei criteri di scelta:

1 - Faccio un giro sia nel reparto fantasy/antascienza/horror che in quello ragazzi. E' un giro di riscaldamento, per vedere cosa offre la casa di nuovo.
2 - Per ogni reparto mi soffermo indistintamente su tutti i libri che mi atirano. Copettina*, e titolo sono le prime cose che prendo in considerazione.
3 - A questo punto c'è l'analisi del quartino** di presentazione della trama e dell'autore. Tengo fortemente in considerazione l'autore di una storia, perchè il quartino che presenta la trama è molto spesso forviante o approssimativo.
4 - A questo punto dovrei aver capito se secondo me il libro è interessante oppure ho in mano l'ennesima cazzata scritta dall'ennesimo bambino prodigio, ma se così non fosse o un altro asso da calare. Apro il libro a caso e inizio a leggere. Questa prova mi aiuta a capire se il libro è scritto in un buon italiano (o la traduzuine è buona) e la narrazione scorre facilmente.
5 - In ultimo faccio sempre un giro su aNobii per vedere in media come è stato votato quel libro, il tono dei commenti mi da un'ideaa dell'audience medio a cui il libro è piaciuto e quindi se io rientro o meno in quel segmento di pubblico.

* L'esperienza mi ha insegnato che più una copertina è bella, più il libro è carente in diversi punti. La Mondadori ha fatto di questa scuola di pensiero un vanto, facendo lavorare Paolo Barbieri, uno degli illustratori più talentuosi che attualmente abbiamo in circolazione.

** Esempio di quartino che ritengo interessante:
Piccolo di statura, deboluccio e un po' imbranato con la spada, Locke Lamora ha però un grande punto di forza: nessuno lo può battere quanto ad astuzia e abilità truffaldina. E benché sia vero che ruba ai ricchi nessun povero ha mai visto un soldo bucato dei suoi furti. Tutto ciò su cui mette le mani lo tiene per sé e per i Bastardi Galantuomini, la sua banda. A suo modo, Locke è il re di Camorr, una città che sembra nata dall'acqua, ornata di migliaia di ponti e di sontuosi palazzi barocchi e popolata da mercanti, soldati, accattoni e, ovviamente, ladri. In realtà, Camorr è il dominio di Capa Barsavi, perversa mente criminale, che da qualche tempo è impegnato in una lotta senza quartiere con il Re Grigio, altro personaggio decisamente poco raccomandabile. Impiccione per natura, Locke si ritrova suo malgrado in mezzo a questo scontro di titani e rischia di lasciarci le penne. Anche perché il suo misterioso passato nasconde un segreto che può mettere in pericolo l'intera nazione camorrana...


Esempio di un quartino che non ritengo interessante:
Sono passate ore da quando Hertha del clan Fyerno e Kaas, il Sommo Sacerdote di Lenth, hanno intrapreso quel sentiero scosceso. La fatica li ha quasi sopraffatti, ma non possono fermarsi: restare in quel luogo, l'Esterno, abitato da creature malefiche contro cui i loro incantesimi non possono nulla, significherebbe morire. Sulla via del ritorno, però, sentono in lontananza il pianto di un neonato e accorrono a salvarlo. Per Hertha il segno sulla fronte del piccolo non è che una macchia scura, mentre Kaas lo riconosce all'istante: quello è un triglè, un simbolo magico, e il neonato è l'Eletto, l'incarnazione di Kexan, il dio che lui e la sua gente hanno temuto e odiato, e che pensavano sconfitto per sempre. Quindici anni dopo, Windaw è ormai un ragazzo e vive ancora nel villaggio del Lethae Argenteo dove Kaas lo ha condotto quand'era in fasce e gli ha insegnato i fondamenti della magia. Ma Windaw non è come gli altri maghi: è il solo ad avere occhi di cristallo e capelli biondissimi, il solo ad avere quel cerchio nero sulla fronte e, da che si ricordi, è sempre stato trattato come un diverso. C'è una sola persona, oltre al Sommo Sacerdote, ad accettarlo nonostante la sua oscura origine: è Lea, una maga di grande talento. Sarà proprio con lei che Windaw intraprenderà il viaggio più importante della sua vita: sulle tracce della Pietra Alchemica, rubata dai terribili stregoni di Tarass, ma soprattutto sulle tracce di se stesso. Solo così si porterà a compimento la profezia per cui è venuto al mondo.

Thursday, May 07, 2009

Tormentoni

Questo è il post numero 667, per rendere onore a questo blog ecco tre tormentoni che stanno accompagnado le mie giornate da casalinga nerd disperata (again)






e ovviamentew non poteva mancare: