Tuesday, September 29, 2009
Questa settimana...
Ormai il dolce del sabato pomeriggio sta diventando un'abitudine, in un certo senso mi impongo qualcosa di utile da fare.
Questa settimana in programma ci sono i brownies, vi farò sapere come sono stati accolti dal gruppo.
Saturday, September 26, 2009
Una promessa è una promessa.
E che diavolo!
Avevo previsto qesto post per venerdì (cioè ieri) in giornata, tuttavia sono stata molto occupata, principalmente per colpa sua
ma non solo, ho dovuto gestire alcune situazioni pendenti e altre amenità, di cui non voglio ammorbarvi.
Dove ero rimasta?
Ah si, è venerdì mattina, ed io devo preparare una carrot cake, da portare come cadeau a Ivan e Jimena (ve ne parlerò nei prossimi giorni) per ringraziarli per l'ospitalità di sabato pomeriggio.
Per fare una carrot cake ci vogliono le carote, mi sembra lapalissiano, ma il mio frigo ne è sprovvisto, esco quindi a fare la spesa. Destinazione Esselunga!
Zainetto in spalla e ipod nelle orecchie mi incammino sul mio sentiero, accompagnata dalla inseparabile colonna sonora che mischia indie, metal, crossover e varie ed eventuali, quand'ecco che fa capolino della modalità random questa canzone:
Sono i Gamma (si è power metal) l'album è il magnifico Somewhere out in space, avevo 17 anni la prima volta che l'ho ascoltato.
Bene, ora sta per cominciare una nuova puntata del Mab-Amarcord, se non ve ne può fregare nulla del mio monologo logorroico, ok il post è finito, altrimenti proseguite, ma occhio, parlerò ancora di brutte fanfiction, per la precisione di un'altra mia fanfiction adolescenziale(anche questa scritta male), ma per fortuna vostra qui non c'entra nulla Axia Stonewlf (fu Okami).
Dicevo i Gamma Ray, Winged Horse per la precisione.
La cosa che mi aveva colpito più di tutte in quella canzone era il testo, quella battaglia tra bene e male, luce e oscurità, senza una vera e propria fine.
Quella battaglia perpetua mi colpì così tanto che decisi che avrei scritto un racconto, perchè credevo fortemente fosse giusto e doveroso rendere omaggio a qualcosa di così potente, o per lo meno decisi che cimentarmi con qualcosa che impressionasse anche altre persone su una tematica che mi aveva toccato così dal profondo.
L'intento era nobile, la scrittura un po' meno, anche se qualche cosa di buono, nel rileggere il manoscritto oggi - anche questo più o meno perso/distrutto nei meandri del tempo come i racconti di Axia, amen - se ne potrebbe tirar fuori.
Vi vedo fremere sulle vostre seggiole, so che morite dalla volgia di ascoltare l'avvincente trama, vi accontento subito, tra parentesi i miei sarcastici autocommenti (quando uno ci prova gusto a demolire il suo stesso lavoro).
La vicenda inizia in un distretto povero di una città senza nome, il protagonista un ragazzo, tormentato da incubi e malessere per la perdita del suo miglire amico. La particolarità di questa scena è l'ambiente, si tratta di un pianeta dove è sempre notte, col senno di poi mi spiace non aver approfondito questo aspetto della vicenda, anche se ai fini del racconto il mondo natale di Seb (il nostro) non ha molta importanza, percchè nel giro di pochi passaggi si trova ad abbandonarlo.
Incontrata un'elfa oscura (ma allora è un vizio!) negromante, che gli spiega che lei è qui per portarlo sulla Luna Nera (!) dove entrerà tra le fila di un esercito di creature della notte. Il nostro si lascia convincere (si vede che attraversavo quella fase adolescenziale dove tutto deve essere cattivo ad ogni costo) e parte per la luna oscura. Appena arrivato su questa Luna il nostro si accorge di aver fatto una scelta non proprio sensata (ma dai?!), ma ormai è troppo tardi per tirarsi indietro. Si trova in un ambiente seppur molto simile, come condizioni ambientali atmosferiche al suo mondo natale, anche qui è sempre notte, tutta via in principio ne è stranito e intimorito, anche per via della diversità e della amalgama di razze mostruose che compongono le fila degli armati di questo sedicente esercito oscuro, e soprattutto è messo in soggezione dai modi selvaggi e crudeli che tutti sembrano avere (si chiama esercito oscuro mica per nulla).
Seb non sa cosa pensare, è prigioniero in un mondo ostile abitato da mostri, tuttavia poco dopo il suo arrivo fa la conoscenza di una ragazza, uno dei pochi umanoidi presenti sulla Luna oscura. La ragazza si presenta, e nonostante alcuni dubbi che il nostro ha su di lei (figurati se non davo i superpotei a qualcuno, vediamo se indovinate che razza di personaggio è la cooprotagonista, al vincitore una bambolina e una fetta di torta di carte... Signor Bobby, tu sei esonerato :P), i due legano abbastanza in fretta.
A questo punto della storia succedono diverse cose, che devo aver scritto male e affrettatamente, perchè ho un vuoto di memoria tra l'arrivo di Seb e la presentazione con Vega (la ragazza strana) e la prima battaglia, tra cui l'introduzione del super cavaliere nero (il cavaliere dello zodiaco ha pure tanto di armatura improbabile), di cui il nostro rimane subito colpito e che tutti temono e viene spiegato che questo super cavaliere nero è il generale dell'esercito.
Arriva la prima battaglia, dopo un tot di mesi di addestramento dei due, mesi in cui non spiego che cosa succede (ah le gioie della mala scrittura!).
Durante la battaglia contro l'esercito della luce (eccerto l'esercito dell'oscurità contro chi deve andare??) l'esercito dell'oscurità le prende, perde il mega cavaliere dello zodiaco, ma i nostri si salvano, anzi a quanto mi ricordo si soono anche fatti valere.
Gli eserciti si ritirano e fanno ritorno ognuno al suo quartier generale, urge una soluzione per rimpiazzare il cavaliere dello zodiaco caduto in battaglia (tra l'altro in modo becero e ridicolo, se non ricordo male) e quale idea migliore se non dare il comando (senza nessun motivo logico) a quel frescone del protagonista!
A questo punto Seb è tuto esaltato, ma al contempo si fa delle pare notevoli e poi passa ancora del tempo, e ovviamente non descrivo cosa succede (o non me lo ricordo, perchè doveva essere qualcosa di insignificante o talmente scritto male) ma fatto sta che arriva il momento di una nuova battaglia, e allora il nostro cha le paranoie, deve condurre l'eseeercito contro quelli della luce, così decide di chiedere una licenza e porta Vega sul suo piante dove è sempre notte e qui arriva la svolta intimista, lui gli racconta del suo amico perduto, e siccome il momento è propizio per gli outing anche la nostra gli fa una sconvolgente rivelazione (tentevi forte...) lei non è una ragazza normale, bensì una vampira (A me tuailàit mi fa una sega). Lacrime di commozione, momento molto emo e i due si giurano eterna amicizia e tornano a casa che c'è una guerra da combattere (mioddioooootiprego puniscimi per quello che ho scrittooooooo).
(ci siamo quasi, manca poco, lo so che è un supplizio, ma se siete arrivati fino a qui potete farcela dai!)
E siamo alla battaglia finale, la resa dei conti.
Seb è diventato cavaliere dello zodiaco, è in prima linea e guida i suoi, va contro il cavaliere dello zodiaco degli avversari, i due si battono in cielo cavalcando i loro destrieri alati. E' uno scontro senza esclusione di colpi, ma alla fine il nostro la spunta, colpisce e riesce a uccidere il cavaliere bianco, che cade al suolo. L'esercito oscuro vince questa volta.
Seb decide di togliere l'elmo al cavaliere dello zodiaco bianco, e colpo di scena: il ccavaliere bianco è l'amico perduto del nostro!
Questa rivelazione causa in Seb rabbia e turbamento, che lo portano sul finale del racconto a disertare a rinunciare al suo titolo di cavaliere dello zodiaco e insieme all'amica vampira fuggono e si danno alla vita da avventurieri.
Le forze del buio non sono minimamente colpite da questa mossa del nostro, ed imperterrite continuano la loro lotta contro le forze della luce nominando un altro cavaliere dello zodicao.
Fine, grazie al cielo.
Ora non so perchè vi ho raccontanto questa storiella, a parte per mostrarvi come non si scrive un racconto fantasy, solo che da quando sono a casa mi capita molto più spesso di ripensare ad avvenimenti o particolari che hanno significato qualcosa in passato e quella canzone dei Gamma ha riportato a galla tutta questa storia, che all'epoca, nonostante fosse di poche pagine, mi era costata moltissima fatica e per la quale andavo davvero fiera.
Tra l'altro ero così orgogliosa che decisi di regalarla al Signor Bobby per il suo compleanno di quell'anno. La storia ai tempi gli era piaciuta, credo che a rileggerla ora con occhio critico potrebbe usarla benissimo come esca per accendere il fuoco del barbeque.
Del resto io farei altrettanto.
Avevo previsto qesto post per venerdì (cioè ieri) in giornata, tuttavia sono stata molto occupata, principalmente per colpa sua
ma non solo, ho dovuto gestire alcune situazioni pendenti e altre amenità, di cui non voglio ammorbarvi.
Dove ero rimasta?
Ah si, è venerdì mattina, ed io devo preparare una carrot cake, da portare come cadeau a Ivan e Jimena (ve ne parlerò nei prossimi giorni) per ringraziarli per l'ospitalità di sabato pomeriggio.
Per fare una carrot cake ci vogliono le carote, mi sembra lapalissiano, ma il mio frigo ne è sprovvisto, esco quindi a fare la spesa. Destinazione Esselunga!
Zainetto in spalla e ipod nelle orecchie mi incammino sul mio sentiero, accompagnata dalla inseparabile colonna sonora che mischia indie, metal, crossover e varie ed eventuali, quand'ecco che fa capolino della modalità random questa canzone:
Sono i Gamma (si è power metal) l'album è il magnifico Somewhere out in space, avevo 17 anni la prima volta che l'ho ascoltato.
Bene, ora sta per cominciare una nuova puntata del Mab-Amarcord, se non ve ne può fregare nulla del mio monologo logorroico, ok il post è finito, altrimenti proseguite, ma occhio, parlerò ancora di brutte fanfiction, per la precisione di un'altra mia fanfiction adolescenziale(anche questa scritta male), ma per fortuna vostra qui non c'entra nulla Axia Stonewlf (fu Okami).
Dicevo i Gamma Ray, Winged Horse per la precisione.
La cosa che mi aveva colpito più di tutte in quella canzone era il testo, quella battaglia tra bene e male, luce e oscurità, senza una vera e propria fine.
Quella battaglia perpetua mi colpì così tanto che decisi che avrei scritto un racconto, perchè credevo fortemente fosse giusto e doveroso rendere omaggio a qualcosa di così potente, o per lo meno decisi che cimentarmi con qualcosa che impressionasse anche altre persone su una tematica che mi aveva toccato così dal profondo.
L'intento era nobile, la scrittura un po' meno, anche se qualche cosa di buono, nel rileggere il manoscritto oggi - anche questo più o meno perso/distrutto nei meandri del tempo come i racconti di Axia, amen - se ne potrebbe tirar fuori.
Vi vedo fremere sulle vostre seggiole, so che morite dalla volgia di ascoltare l'avvincente trama, vi accontento subito, tra parentesi i miei sarcastici autocommenti (quando uno ci prova gusto a demolire il suo stesso lavoro).
La vicenda inizia in un distretto povero di una città senza nome, il protagonista un ragazzo, tormentato da incubi e malessere per la perdita del suo miglire amico. La particolarità di questa scena è l'ambiente, si tratta di un pianeta dove è sempre notte, col senno di poi mi spiace non aver approfondito questo aspetto della vicenda, anche se ai fini del racconto il mondo natale di Seb (il nostro) non ha molta importanza, percchè nel giro di pochi passaggi si trova ad abbandonarlo.
Incontrata un'elfa oscura (ma allora è un vizio!) negromante, che gli spiega che lei è qui per portarlo sulla Luna Nera (!) dove entrerà tra le fila di un esercito di creature della notte. Il nostro si lascia convincere (si vede che attraversavo quella fase adolescenziale dove tutto deve essere cattivo ad ogni costo) e parte per la luna oscura. Appena arrivato su questa Luna il nostro si accorge di aver fatto una scelta non proprio sensata (ma dai?!), ma ormai è troppo tardi per tirarsi indietro. Si trova in un ambiente seppur molto simile, come condizioni ambientali atmosferiche al suo mondo natale, anche qui è sempre notte, tutta via in principio ne è stranito e intimorito, anche per via della diversità e della amalgama di razze mostruose che compongono le fila degli armati di questo sedicente esercito oscuro, e soprattutto è messo in soggezione dai modi selvaggi e crudeli che tutti sembrano avere (si chiama esercito oscuro mica per nulla).
Seb non sa cosa pensare, è prigioniero in un mondo ostile abitato da mostri, tuttavia poco dopo il suo arrivo fa la conoscenza di una ragazza, uno dei pochi umanoidi presenti sulla Luna oscura. La ragazza si presenta, e nonostante alcuni dubbi che il nostro ha su di lei (figurati se non davo i superpotei a qualcuno, vediamo se indovinate che razza di personaggio è la cooprotagonista, al vincitore una bambolina e una fetta di torta di carte... Signor Bobby, tu sei esonerato :P), i due legano abbastanza in fretta.
A questo punto della storia succedono diverse cose, che devo aver scritto male e affrettatamente, perchè ho un vuoto di memoria tra l'arrivo di Seb e la presentazione con Vega (la ragazza strana) e la prima battaglia, tra cui l'introduzione del super cavaliere nero (il cavaliere dello zodiaco ha pure tanto di armatura improbabile), di cui il nostro rimane subito colpito e che tutti temono e viene spiegato che questo super cavaliere nero è il generale dell'esercito.
Arriva la prima battaglia, dopo un tot di mesi di addestramento dei due, mesi in cui non spiego che cosa succede (ah le gioie della mala scrittura!).
Durante la battaglia contro l'esercito della luce (eccerto l'esercito dell'oscurità contro chi deve andare??) l'esercito dell'oscurità le prende, perde il mega cavaliere dello zodiaco, ma i nostri si salvano, anzi a quanto mi ricordo si soono anche fatti valere.
Gli eserciti si ritirano e fanno ritorno ognuno al suo quartier generale, urge una soluzione per rimpiazzare il cavaliere dello zodiaco caduto in battaglia (tra l'altro in modo becero e ridicolo, se non ricordo male) e quale idea migliore se non dare il comando (senza nessun motivo logico) a quel frescone del protagonista!
A questo punto Seb è tuto esaltato, ma al contempo si fa delle pare notevoli e poi passa ancora del tempo, e ovviamente non descrivo cosa succede (o non me lo ricordo, perchè doveva essere qualcosa di insignificante o talmente scritto male) ma fatto sta che arriva il momento di una nuova battaglia, e allora il nostro cha le paranoie, deve condurre l'eseeercito contro quelli della luce, così decide di chiedere una licenza e porta Vega sul suo piante dove è sempre notte e qui arriva la svolta intimista, lui gli racconta del suo amico perduto, e siccome il momento è propizio per gli outing anche la nostra gli fa una sconvolgente rivelazione (tentevi forte...) lei non è una ragazza normale, bensì una vampira (A me tuailàit mi fa una sega). Lacrime di commozione, momento molto emo e i due si giurano eterna amicizia e tornano a casa che c'è una guerra da combattere (mioddioooootiprego puniscimi per quello che ho scrittooooooo).
(ci siamo quasi, manca poco, lo so che è un supplizio, ma se siete arrivati fino a qui potete farcela dai!)
E siamo alla battaglia finale, la resa dei conti.
Seb è diventato cavaliere dello zodiaco, è in prima linea e guida i suoi, va contro il cavaliere dello zodiaco degli avversari, i due si battono in cielo cavalcando i loro destrieri alati. E' uno scontro senza esclusione di colpi, ma alla fine il nostro la spunta, colpisce e riesce a uccidere il cavaliere bianco, che cade al suolo. L'esercito oscuro vince questa volta.
Seb decide di togliere l'elmo al cavaliere dello zodiaco bianco, e colpo di scena: il ccavaliere bianco è l'amico perduto del nostro!
Questa rivelazione causa in Seb rabbia e turbamento, che lo portano sul finale del racconto a disertare a rinunciare al suo titolo di cavaliere dello zodiaco e insieme all'amica vampira fuggono e si danno alla vita da avventurieri.
Le forze del buio non sono minimamente colpite da questa mossa del nostro, ed imperterrite continuano la loro lotta contro le forze della luce nominando un altro cavaliere dello zodicao.
Fine, grazie al cielo.
Ora non so perchè vi ho raccontanto questa storiella, a parte per mostrarvi come non si scrive un racconto fantasy, solo che da quando sono a casa mi capita molto più spesso di ripensare ad avvenimenti o particolari che hanno significato qualcosa in passato e quella canzone dei Gamma ha riportato a galla tutta questa storia, che all'epoca, nonostante fosse di poche pagine, mi era costata moltissima fatica e per la quale andavo davvero fiera.
Tra l'altro ero così orgogliosa che decisi di regalarla al Signor Bobby per il suo compleanno di quell'anno. La storia ai tempi gli era piaciuta, credo che a rileggerla ora con occhio critico potrebbe usarla benissimo come esca per accendere il fuoco del barbeque.
Del resto io farei altrettanto.
Tuesday, September 22, 2009
And now airing on my tube
Dollhouse è esattamente quello che mi aspetto da una serie televisiva: un mix di azione, personaggi sfaccettati e quella dose di sospensione dell'incredulità che serve a rendere tutto ancora più intrigante.
Ma a parte questo, le prime tre puntate sono davvero interessanti, soprattutto nella seconda mi piace molto l'utilizzo del flash back come intermezzo narrativo.
E poi voglio dire in Buffy, Faith spaccava i culi!
Mi sarebbe piaciuto davvero avere il suo spin-off altro che quel manzo triste di Angel.
Piccola provocazione personale Josh Wheedon batte quel pallone gonfiato di J.J. Abrams 1000 a 1.
Thursday, September 17, 2009
Il gioco del demonio
Se non avete nulla da fare vi consiglio caldamente Elements ovvero la versione aggratis e su web di magic.
Nel caso vogliaate fare qualche duello contro di me mi trovate come mabtheevil e il mio è un deck entropia/morte/oscurità.
Tuesday, September 15, 2009
Nice to know you.
L'evento catalizzante di questi ultimi giorni è stato fare la conoscenza con Steven, americano di Miami, che vive e lavora a Milano.
Un bel giorno ricevo una mail da tale ClawClawBite, tramite il servizio di messaggistica di questo sito nerd.
Steven mi scrive che sarebbe interessato a iniziare una nuova campagna di D&D, ma con il sistema 4.0, e fin qui nula di strano anche se non ho ancora provato la quarta edizione.
La particolarità sta proprio nel fatto che Steven da subito mi dice che si tratterà di una campagna in inglese, in quanto gli altri giocatori (compresi me e Marito siamo in 5) sono tutti straneri.
L'invito mi ha subito elettrizzato! Trovo sia un modo interessante e diverso dal solito di approcciarsi ad un aspetto di D&D che non avevo mai esplorato, e poi credo si tratti di una manna dal cielo per il mio arruginitissimo inglese.
Questo sabato pomeriggio dovremmo incontrarci per vedere i personaggi. Vi farò sapere, anche perchè per il momento ho alcune idee non troppo chiare su cosa voglio fare a sto giro.
E siccome sono una perona didascalica, beccatevi la canzone degli Incubus che si chiama come il titolo di sto post.
Un bel giorno ricevo una mail da tale ClawClawBite, tramite il servizio di messaggistica di questo sito nerd.
Steven mi scrive che sarebbe interessato a iniziare una nuova campagna di D&D, ma con il sistema 4.0, e fin qui nula di strano anche se non ho ancora provato la quarta edizione.
La particolarità sta proprio nel fatto che Steven da subito mi dice che si tratterà di una campagna in inglese, in quanto gli altri giocatori (compresi me e Marito siamo in 5) sono tutti straneri.
L'invito mi ha subito elettrizzato! Trovo sia un modo interessante e diverso dal solito di approcciarsi ad un aspetto di D&D che non avevo mai esplorato, e poi credo si tratti di una manna dal cielo per il mio arruginitissimo inglese.
Questo sabato pomeriggio dovremmo incontrarci per vedere i personaggi. Vi farò sapere, anche perchè per il momento ho alcune idee non troppo chiare su cosa voglio fare a sto giro.
E siccome sono una perona didascalica, beccatevi la canzone degli Incubus che si chiama come il titolo di sto post.
Saturday, September 12, 2009
Quando c'è la cultura....
Da corriere.it
ma fatela finita con questa cultura.....
12.09|17:14
uguccione
vi farei mangiare pane...e cultura,al posto delle bistecche, e vorrei vedere....bastaaaaaaa...non ne possiamo +-Ad ogni angolo dellatrada...si incontra questa cultura...ma volete andare a lavorare o no-Vorrei vedere,se quelli che lavorano si mettessero a fare culturaaaa....come voi-che cosa si mangerebbe....cultura'?, ma sono sicuro che non andrebbe così....cancelleresti dal v/s vocabolario la parola...cultura e mangeresti bistecche....C'è un piccolo particolare...x mangiare bistecche bisogna lavorare sodo...e sapere fare anche qualcosa...le fabbriche e le imprese.mettono ai lavori + umili....e qualche volta...di quelli coltissimiiiii,hanno da offrire molto poco....salvo x chi si adegua...alle pulizie e qualche volta a qualcosa di disagevole,ma pur sempre dignitoso-
Questo si commenta da solo.
Applausi!
Puntualizzo, nel caso non l'abbiate capito, il mio commento era sarcastico.
ma fatela finita con questa cultura.....
12.09|17:14
uguccione
vi farei mangiare pane...e cultura,al posto delle bistecche, e vorrei vedere....bastaaaaaaa...non ne possiamo +-Ad ogni angolo dellatrada...si incontra questa cultura...ma volete andare a lavorare o no-Vorrei vedere,se quelli che lavorano si mettessero a fare culturaaaa....come voi-che cosa si mangerebbe....cultura'?, ma sono sicuro che non andrebbe così....cancelleresti dal v/s vocabolario la parola...cultura e mangeresti bistecche....C'è un piccolo particolare...x mangiare bistecche bisogna lavorare sodo...e sapere fare anche qualcosa...le fabbriche e le imprese.mettono ai lavori + umili....e qualche volta...di quelli coltissimiiiii,hanno da offrire molto poco....salvo x chi si adegua...alle pulizie e qualche volta a qualcosa di disagevole,ma pur sempre dignitoso-
Questo si commenta da solo.
Applausi!
Puntualizzo, nel caso non l'abbiate capito, il mio commento era sarcastico.
Thursday, September 03, 2009
L'epica dell'elfa guerriera
Credo sia molto interessare iniziare i miei 28 anni scrivendo qualcosa su queste pagine, che poi tanto per citare i Bluvertigo "La notte serve a scrivere i romanzi". Io non ho di queste velleità, anche se una volta avrei giurato e spergiurato di saper scrivere, ora invece non saprei nemmeno da che parte cominciare.
La storia di oggi riguarda una certa elfa, ve ne ho parlato molto su queste pagine in passato, mi accompagna da moltissmo tempo.
Ed eccola qui, In una delle sue incarnazioni più vecchie (purtroppo non ho trovato un'immagine più vecchia di questa, e mi scuso per la rudimentale colorazione, tra l'altro le ombre son tutte sbagliate… ma vabbè).
Ma facciamo un passetto indietro. Correva l'anno 1997 (o forse era il '98… non ricordo bene... la vecchiaia) ed insieme ad alcune amiche, successivamente si aggiunse anche il Signor Bobby, iniziammo a produrre una serie di fan fiction fantasy, principalmente basate sull'universo del manga/anime fantasy Slayers.
Princess era la più fanatica dell'anime del gruppo (oltre che la talentuosa autrice dei disegni che raffiguravano i nostri personaggi), le sue storie si basavano molto su ciò che avveniva all'interno della storia, infatti la sua prima fan-fiction comprendeva molti personaggi originali dell'anime, oltre a quelli inventati da lei.
Io, al contrario, non ero molto appassionata di quel cartone animato, tuttavia l'idea di avere un mio alterego e scrivere raccontini fantasy mi intrigava davvero, così creai ex-novo una parte di ambientazione, cercando di avere meno contatti possibili con l'universo ufficiale e dando un taglio Mabbesco al tutto.
La mia penna diede vita all'elfa Axia del clan Okami, una maga guerriera ultima discendente di un clan di elfi-lupo (!), sterminato dagli elfi oscuri; originalità saltami addosso che mi sposto!
Nella sua prima novel Axia doveva vedersela con i gli elfi oscuri di cui sopra alla ricerca della vendetta per la sua gente, come si confà ai peggiori cliché del genere gli oscuri erano assetati di potere, e per perseguire il loro diabolico piano, cercavano di mettere le mani su tre spade leggendarie, che una volta unite ovviamente gli avrebbero dato il PotereTM. Ovviamente le tre spade leggendarie erano custodite dai vari clan di elfi (elfi-lupo, elfi alti e non ricordo più quale altro clan…). Peripezie, teen romance, psicodrammi adolescenziali, battaglia finale con trionfo del bene sul male e finale semi aperto per l'eventuale racconto a seguire.
Evviva l'originalità vi direte voi, o miei affezionatissimi, ed è vero il primo racconto era quanto di più brutto si potesse immaginare, ma avevo 16/17 anni e la cultura fantasy di un lombrico, e poi non scrivevo certo quelle storielle con l'intenzione di pubblicarle, ma tra amici ci divertivamo a leggerle e condividerle, sognando le gesta dei nostri personaggi.
Col tempo (ossia dal secondo racconto in poi) Axia perse ogni connotazione di tipo magico, rimanendo una semplice ma temibile guerriera, per differenziarle dalle altre due protagoniste (una maga-ladra ed una maga) e anche il suo cognome mutò in Stonewolf che era uno dei miei primi pseudonimi in rete.
A questo punto arrivò GRVItalia: era il 1999.
Mettei in pensione Axia, dato che avevo smesso di scrivere le sue avventure, e creai un nuovo personaggio da incarnare, la maghetta piromane Sava. Ma questa è un'altra storia, per la quale (ahivoi) potrei scrivere per ore.
Sava venne a mancare nell'Estate del 2002, il mio fantabosco in quel momento si sgretolò, ero molto affezionata a quel personaggio, però dovevo assolutamente crearne un altro per continuare a giocare. Passarono 5 mesi in cui non ebbi grosse idee, per lo più provai un paio di personaggi, ma rimanendone insoddisfatta, quando sulla strada di Damasco - anzi di Brisighella - arrivò l'epifania. Un amico mi aveva appena regalato una cotta di maglia per il mio 21esimo compleanno.
A questo punto mi fu chiaro che volevo giocare un guerriero e siccome un lato che mi piace molto in un personaggio è caratterizzare la sua sfera spirituale, mi è altrettanto chiaro che questo personaggio nella mia mente deve essere fortemente connotato dal punto di vista religioso. Il dio della guerra dell'ambientazione Adunanza da sempre offriva diversi spunti di gioco ed un roleplay che mi è sempre piaciuto, inoltre a livello di gioco la chiesa del dio della guerra offriva una buona possibilità di carriera, visto che i giocatori che facevano gioco di chiesa attivamente erano pochi. In ultimo in quel periodo ero fortemente Manowarista, l'ascolto di quelle canzoni che parlavano di battaglie, guerrieri, sangue e la forte connotazione epica/eroica hanno fatto il resto.
Per quel che riguarda la razza è stato relativamente facile, l'idea di un elfa guerriera, chissà perché, era fortemente radicata nel mio immaginario.
Così i primi di dicembre del 2002 ecco fare la mia prima apparizione come Luna Stonewolf.
Fu un vero e proprio fuco d'artificio. In quel momento qualcosa si accese nella mia testa, facendomi capire che avevo finalmente trovato la mia dimensione ed in un certo qual modo c'era stato un ritorno alle origini.
Certo le storie di Luna ed Axia sono molto diverse, e grazie al cielo il background di Luna non è la storiella immatura che avevo scritto anni addietro, ma quello che le accomuna, che le rende sorelle separate alla nascita è l'attitudine, lo stesso modo diretto e pragmatico di approcciarsi ad una situazione.
Per citare Luna (che poi è un'autocitazione bella e buona) "No chiacchiere, botte!"
So benissimo che Axia, l'elfa dai capelli azzurri armata di un grosso spadone, approverebbe al 100% questa linea di condotta.
La storia di oggi riguarda una certa elfa, ve ne ho parlato molto su queste pagine in passato, mi accompagna da moltissmo tempo.
Ed eccola qui, In una delle sue incarnazioni più vecchie (purtroppo non ho trovato un'immagine più vecchia di questa, e mi scuso per la rudimentale colorazione, tra l'altro le ombre son tutte sbagliate… ma vabbè).
Ma facciamo un passetto indietro. Correva l'anno 1997 (o forse era il '98… non ricordo bene... la vecchiaia) ed insieme ad alcune amiche, successivamente si aggiunse anche il Signor Bobby, iniziammo a produrre una serie di fan fiction fantasy, principalmente basate sull'universo del manga/anime fantasy Slayers.
Princess era la più fanatica dell'anime del gruppo (oltre che la talentuosa autrice dei disegni che raffiguravano i nostri personaggi), le sue storie si basavano molto su ciò che avveniva all'interno della storia, infatti la sua prima fan-fiction comprendeva molti personaggi originali dell'anime, oltre a quelli inventati da lei.
Io, al contrario, non ero molto appassionata di quel cartone animato, tuttavia l'idea di avere un mio alterego e scrivere raccontini fantasy mi intrigava davvero, così creai ex-novo una parte di ambientazione, cercando di avere meno contatti possibili con l'universo ufficiale e dando un taglio Mabbesco al tutto.
La mia penna diede vita all'elfa Axia del clan Okami, una maga guerriera ultima discendente di un clan di elfi-lupo (!), sterminato dagli elfi oscuri; originalità saltami addosso che mi sposto!
Nella sua prima novel Axia doveva vedersela con i gli elfi oscuri di cui sopra alla ricerca della vendetta per la sua gente, come si confà ai peggiori cliché del genere gli oscuri erano assetati di potere, e per perseguire il loro diabolico piano, cercavano di mettere le mani su tre spade leggendarie, che una volta unite ovviamente gli avrebbero dato il PotereTM. Ovviamente le tre spade leggendarie erano custodite dai vari clan di elfi (elfi-lupo, elfi alti e non ricordo più quale altro clan…). Peripezie, teen romance, psicodrammi adolescenziali, battaglia finale con trionfo del bene sul male e finale semi aperto per l'eventuale racconto a seguire.
Evviva l'originalità vi direte voi, o miei affezionatissimi, ed è vero il primo racconto era quanto di più brutto si potesse immaginare, ma avevo 16/17 anni e la cultura fantasy di un lombrico, e poi non scrivevo certo quelle storielle con l'intenzione di pubblicarle, ma tra amici ci divertivamo a leggerle e condividerle, sognando le gesta dei nostri personaggi.
Col tempo (ossia dal secondo racconto in poi) Axia perse ogni connotazione di tipo magico, rimanendo una semplice ma temibile guerriera, per differenziarle dalle altre due protagoniste (una maga-ladra ed una maga) e anche il suo cognome mutò in Stonewolf che era uno dei miei primi pseudonimi in rete.
A questo punto arrivò GRVItalia: era il 1999.
Mettei in pensione Axia, dato che avevo smesso di scrivere le sue avventure, e creai un nuovo personaggio da incarnare, la maghetta piromane Sava. Ma questa è un'altra storia, per la quale (ahivoi) potrei scrivere per ore.
Sava venne a mancare nell'Estate del 2002, il mio fantabosco in quel momento si sgretolò, ero molto affezionata a quel personaggio, però dovevo assolutamente crearne un altro per continuare a giocare. Passarono 5 mesi in cui non ebbi grosse idee, per lo più provai un paio di personaggi, ma rimanendone insoddisfatta, quando sulla strada di Damasco - anzi di Brisighella - arrivò l'epifania. Un amico mi aveva appena regalato una cotta di maglia per il mio 21esimo compleanno.
A questo punto mi fu chiaro che volevo giocare un guerriero e siccome un lato che mi piace molto in un personaggio è caratterizzare la sua sfera spirituale, mi è altrettanto chiaro che questo personaggio nella mia mente deve essere fortemente connotato dal punto di vista religioso. Il dio della guerra dell'ambientazione Adunanza da sempre offriva diversi spunti di gioco ed un roleplay che mi è sempre piaciuto, inoltre a livello di gioco la chiesa del dio della guerra offriva una buona possibilità di carriera, visto che i giocatori che facevano gioco di chiesa attivamente erano pochi. In ultimo in quel periodo ero fortemente Manowarista, l'ascolto di quelle canzoni che parlavano di battaglie, guerrieri, sangue e la forte connotazione epica/eroica hanno fatto il resto.
Per quel che riguarda la razza è stato relativamente facile, l'idea di un elfa guerriera, chissà perché, era fortemente radicata nel mio immaginario.
Così i primi di dicembre del 2002 ecco fare la mia prima apparizione come Luna Stonewolf.
Fu un vero e proprio fuco d'artificio. In quel momento qualcosa si accese nella mia testa, facendomi capire che avevo finalmente trovato la mia dimensione ed in un certo qual modo c'era stato un ritorno alle origini.
Certo le storie di Luna ed Axia sono molto diverse, e grazie al cielo il background di Luna non è la storiella immatura che avevo scritto anni addietro, ma quello che le accomuna, che le rende sorelle separate alla nascita è l'attitudine, lo stesso modo diretto e pragmatico di approcciarsi ad una situazione.
Per citare Luna (che poi è un'autocitazione bella e buona) "No chiacchiere, botte!"
So benissimo che Axia, l'elfa dai capelli azzurri armata di un grosso spadone, approverebbe al 100% questa linea di condotta.
Wednesday, September 02, 2009
I demand moar Carrot Cake
E sono 28!
Andrò a caccia di torta di carote.
E intnato festeggio ascoltando i Depeche :D
Subscribe to:
Posts (Atom)