Wednesday, March 24, 2010

Bad Fantasy

La vedete questa foto?
E’ stata scattata questa fine settimana dalle parti di Vara Inferiore (da qualche parte tra Novi Ligure e Savona) durante un live di grvitalia.

grvitalia

Quando l'ho vista ho subito pensato che fosse davvero bella, perché ritraeva il mio personaggio e quello di alcuni amici in un momento piuttosto particolare e importante del live, però poi osservandola a mente fredda non ho potuto notare che questa immagine, per composizione, scenario e soggetti sarebbe stata perfetta come tipica illustrazione di copertina per uno di quei libri fantasy italioti belli zeppi di luoghi comuni che ci piacciono tanto.
Così ho deciso di fare un giochino stupido ed ho analizzato la foto come una persona che non ha mai giocato di ruolo dal vivo e non sa chi sono i personaggi ritratti.
Quello che scriverò sarà niente di più che l’analisi di quello che una persona digiuna di live, ma appassionata di genere, coglierebbe osservando questa foto.

Partiamo dalla composizione dell’immagine.
Abbiamo in primo piano i cinque protagonisti, in posa e leggermente sfalsati tra di loro per dare il giusto ritmo visivo che armonizzi il senso di lettura dell’immagine. L’equilibrio tra sfondo e soggetti è quello giusto che permette poi l’inserimento del titolo e autore del libro.
Lo scenario in cui è ambientato poi è la classica ambientazione montana d’atmosfera: neve per terra, nebbia che fonde gli alberi della foresta sullo sfondo che lasciano intendere che il gruppo sta per affrontare o ha affrontato insidie indicibili nella Foresta Proibita TM.
E ora la parte più interessante: i protagonisti.
Come ogni romanzo fantasy di una certa levatura intellettuale (leggi destinato ai peggio biNbiminkia d&dari o con tendenze troisiane) abbiamo il classico gruppo di spostati, i quali non hanno nulla in comune tra di loro, se non che essersi trovati insieme in maniera rocambolesca (deus ex machina docet) contro Il Signore Del Male TM nell’impresa di recuperare l’Artefatto del Potere X.
I protagonisti poi sono un ricettacolo di stereotipi e archetipi di genere, a partire dal fatto che i cinque protagonisti non hanno nulla che li accomuni e provengono da situazioni completamente estranee tra di loro.
Partendo da sinistra abbiamo il barbaro (o mercenario) violento e sanguinario, che riconosce solo l’uso della forza e che è convinto di non avere bisogno degli altri membri del gruppo. Probabilmente si ritrova imbarcato in questa missione perché il suo villaggio è stato distrutto o perché è mosso da motivi economici (arraffa il tesoro).
Poi troviamo il giovane mago intraprendente e spericolato, tutto genio e sregolatezza della sua accademia magica, per questo motivo isolato dagli altri maghi che si attengono alle rigide regole imposte dai maghi più anziani. Un personaggio del genere potrebbe avere tre motivi diversi per essere introdotto nella storia come ad esempio essere inviato dall’accademia dei maghi per recuperare l’artefatto, oppure perché è talmente indisciplinato che solo un’avventura del genere può metterlo in riga.
A questo punto introduciamo i due elementi esotici della storia: l’uomo bestia e l’elfo particolare.
L’uomo bestia è tipicamente uno sciamano, di una società tribale, che crede negli spiriti e nell’armonia naturale, che ultimamente va tanto di moda visto Avatar. I motivi per cui questo personaggio fa parte dei protagonisti sono sostanzialmente tre: il primo e più funzionale alla trama è che si tratta di un guaritore, il secondo è che il Kattivo di turno nell’attuare il suo Piano Malvagio di Konkuista sta distruggendo l’ambiente (evviva l’ecologismo della domenica) e il terzo è che essendo lui uno sciamano egli si unisce al gruppo perché gli spiriti gliel’hanno detto, ovviamente dando per assoluti questi segni rivelatori.
L’elfo particolare è un must. Non può essere un vero fantasy senza un elfo particolare.
La rappresentazione di questo personaggio è particolare, si discosta dal solito stereotipo dell’elfo tolkeniano, semplicemente perché l’autore/trice per fare l’origggginale, avrà caratterizzato una razza con le orecchie a punta. L’immagine ci dice che questa personaggia è una guerriera e dal tipo di armatura e spada si può dedurre che è di nobili natali ed essendo elfa le sue abilità non si limiteranno esclusivamente alle capacità marziali. E’ quasi certo che la sua presenza nel gruppo sia dovuta al fatto che si tratta dell’ambasciatore della razza di elfi particolari, che inviano un unico esponente della loro razza per combattere il Signore Del Male.
Dulcis in fundo abbiamo il ramingo/ranger umano (il vero leader!), in grado di uccidere qualunque cosa grazie alla sua furtività (neanche fosse Altair di Assasin’s Creed) determinato al compimento della missione, ma dal passato tormentato, che sicuramente ha perso la sua amata o la sua famiglia, oppure ha causato in maniera più o meno accidentale la morte del suo migliore amico.

Mi sono davvero divertita a ricamare su questi personaggi e posso assicurarvi che gli originali non hanno nulla a che fare con la mia minuziosa descrizione, tuttavia ho voglia di divertirmi ancora un pochino e quindi ecco a voi i rapporti tra i protagonisti!

Tutti e cinque i protagonisti avranno un momento iniziale di diffidenza l’uno con l’altro, perché nessuno ha nulla in comune, ma saranno forzati a collaborare per qualche motivo (ri-deus ex machina). Il Barbaro/Mercenario non approva i metodi del Ranger-Leader e del Mago in quanto ritiene il mago debole (è un mago, accidenti!) e vorrebbe essere lui il capo, per questo osteggia il Ranger; riconosce nell’Uomo Bestia una certa affinità primordiale, mentre prova una certa qual attrazione fisica per l’Elfa Particolare di cui ammira la sua abilità combattiva.
Il Giovane Mago Spericolato è attratto dal potere e vede gli altri membri del gruppo come strumenti, l’elemento che lo caratterizza di più è il suo smisurato ego. Tuttavia con il passare del tempo potrebbe sviluppare un senso del gruppo che potrebbe portare a sacrificarsi per i suoi compagni.
L’Uomo Bestia all’inizio non comprende i metodi degli altri, dal suo punto di vista sono i suoi compagni ad essere selvaggi che non si comportano secondo i cicli naturali. La persona più vicina al suo modo di pensare è ovviamente il Ranger-Leader.
L’Elfa Particolare si rapporta con gli altri con fare distaccato e freddo, il personaggio che disprezza più di tutti è il Barbaro/Mercenario per via della sua furia che non esita a utilizzare per ogni minima cosa, cosa che è in antitesi con il suo modo di combattere che è più difensivo e misurato. Volendo stare ancora di più sul luogo comune si potrebbe scommettere qualcosa sul fatto che tra il Ranger-Leader e l’Elfa Particolare potrebbe nascere qualcosa.
E per finire vediamo il Ranger-Leadr. Questo personaggio ricalca in tutto e per tutto Aragorn e l’unico conflitto evidente all’interno del gruppo lo ha nei confronti del Barbaro/Mercenario.

Vedendo quanto ho scritto, partendo solo da una singola immagine, non avrei mai immaginato che questa potesse raccontare così tanto agli occhi di una persona estranea ai fatti che hanno portato alla foto.
Così ora mi sorge un’insana curiosità: voi, o miei affezionatissimi, che storia ci vedete in questa foto? Chi sono per voi i personaggi ritratti? Perché si trovano alle porte di una foresta oscura in un gelido giorno invernale? Che titolo dareste alla vostra versione della storia?
Rispondete nei commenti e farete di me una blogger felice ^_^

12 comments:

imrik said...

dunque, a parte che mi sarebbe piaciuto esser li, comunque per i titoli:

i 5 dell'ave maria, nel senso delle preghiere per ripristinare le menti evidentemente difettose, altrimenti I reietti degli abissi di Kaltenland, ripescando una vecchia zona di Lupo Solitario, completamente ammantata di neve

Fabrizio said...

Ottimo post.
Quando mostrai i miei disegni a Ian McCaig lui mi disse di pensare ogni illustrazione come una storia da raccontare. Cosa verissima, che mediamente riesce a dare spessore ai disegni. Il problema è quando la storia ti si ritorce contro e l'hai messo in luce ottimamente in questo post.

Ti dai alla semiotica, eh? ;)

Fabrizio said...
This comment has been removed by the author.
Kaneda said...

Però mi piacerebbe avere una foto più grande e dettagliata...

Paolo said...
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Paolo said...

Ovviamente il titolo deve essere in style fantasy italiota, quindi deve contenere:

A) Lemma del campo semantico del "racconto" possibilmente al plurale, visto che anticipa la classica trilogia in cinque parti(es. Storie, Cronache, Annali, Racconti, Effemeridi, Almanacchi, Rubriche, Palinsesti, Diari)

B) Complemento di specificazione

C) Lemma del campo semantico di "terra" o "nazione" (paese, città, globo, mondo, patria, territorio, frazione, sobborgo, recetto, impero, quartiere, confederazione, margraviato, contea, esarcato)

D) Un aggettivo che si riferisca a C (sbizzarritevi, più è assurdo, insensato e "origgginale" meglio è)

Alcuni esempi:
1. ..... eh, ok evito quello Troisiano perchè Fabrizio mi è simpatico :)

2. Annali delle Pianure Volanti

3. Racconti delle Foreste Pervinca

4. Almanacchi delle Valli Specifiche

5. Palinsesti di Italia Uno (segue tutte le regole)

Avion said...

Tutto questo lo deduci dalla foto perché conosci il fantasy. Una persona che ne è digiuna penserebbe solo "che manica di sfigati". :p

Petrvs said...

hmmmm....caro Paolvs sono perfettamente daccordo con te....
anche se io sono piú per i titoli kilometrici nello stile dei
Bal-Sagoth o, piú recentemente, dei mitici Nile....quindi direi:

"Cronache delle Pianure della Luna Nera di Lemuria, mentre echi sinistri risuonano dalla Sala dell'Inumazione Sauriana (*) alla presenza di colui che sussurrava nelle tenebre (**) - Alla ricerca dello spadone di Smeraldone pt.1"

(*) come cacchio tradurresti "Hall of Saurian Entombment"????
(**) per me le citazioni Lovecraftiane sono sempre come il cacio sui maccheroni....

Unknown said...

@Petrvs: You win! Pure awesomeness

@Avion: è bello che i tuoi commenti non c'entrino mai niente con l'argomento trattato e non portino mai a critiche costruttive :P

Il Lupo della Luna said...

No, dobbiamo pensare a un titolo in inglese e tradurlo come facevano i traduttori di Urania. NON NE BECCAVANO MAI UNO. ;)

@Fabrizio: in questo caso abbiamo un'interpretazione dell'immagine che effettivamente no c'entra NIENTE con il contesto. E la cosa è veramente ottima per dimostrare come si fa ad inventare storie..

Peraltro il "party improbabile" è quasi più credibile di quello originale (indovinate chi sono? :p).

@Mab: sai cosa? Conosco un editore! Cerchiamo un paio di ghost writers e siamo a posto :)

Bobby S. Pedersen said...

Qualcuno cercava uno scrittore fantasma? ^^

Bobby S. Pedersen said...

PS: premesso che mi devo ancora svegliare bene, quindi potrei star scrivendo delle castronerie (aver adattato un manuale di RPG non mi ha ancora reso un esperto, e Mab sa quanto io sia spaesato in questo contesto)c'è anche la possibilità che gli intrepidi 5 non debbano/siano entrati già nella foresta,ma che abbiano il compito di impedire che qualcosa ne esca... Il che potrebbe anche rivoluzionare le dinamiche di gruppo ed i background dei personaggi.Se interessa potrei pensarci un po' e farvi sapere.Altrimenti, se serve, mi scuso (cit.)