Prendi un venerdì sera alla festa dell'unità.. no cioè... festa democratica (sic), il nostro gruppo che si aggira mezzo alienato tra le solite 4 bancarelle nazional populiste, in cerca della biglietteria (popolare anche quella).
Pagati i 12 euri di biglietto, facciamo per entrare, ma il Jes, deve bere. Lo imitiamo tutti.
Andiamo al primo baracchino e ordiniamo una mezza di naturale a testa.
Qui l'acqua la fanno a 2 euro al litro, se facevo il pieno di senza piombo mi veniva a costare meno...
Entriamo nel palatrussardi, cioè no palavobis, no ho sbagliato ancora, palatucker, madzapalace.... PALASHARP!
Dicevo entriamo nel palazetto, che i TekaP stanno già suonando. Purtroppo riusciam solo a sentire 2 canzoni e mezzo, ed è un peccato, perchè il loro ska venato di rithem'n'blues cantato interamente in milanese mi sembrava interessante, ma tantè...qui siamo accorsi in migliaia per il Capa.
Ci sediamo ed aspettiamo buoni, mentre che la crew sistema il palco. di sottofondo tutta The dark side of the moon ed io iniziò ad andare in trip lisergico da psichedelia floydiana.
Appena finisce the great gig in the sky, attacca Capa, il Palasharp è gremito, tutti saltano su "Io vengo dalla Luna".
Caparezza intramezza ogni canzone con simpatici siparietti e narrazioni, il contatto con il pubblico è essenziale e sempre tenuto al primo posto. Dal punto di vista visivo Caparezza e i suoi usano mille accessori di scena, costumi improvvisati, filmati proiettati su uno schermo posto alle spalle della batteria, il tutto per rendere questa esperienza na delle più divertenti a cui abbia mai partecipato. Più che un concerto un vero e proprio spettacolo.
Musicalmente sono rimasta davvero ben impressionata dalla prova del gruppo. Inserti di matrice nu-metal che rendono ancor più graffianti ed incisive le atmosfere e le rime di Capa.
Il pubblico reagisce sempre bene ed è totalmente coinvolto sia nelle canzoni meno conosciute, che sui pezzi forti (su "Vieni a ballare in Puglia" e "Fuori dal tunnel" è venuto giù il mondo!!!).
Gran bel concerto, con ringraziamento finale di Capa al pubblico; unico mio rammarico sulla scaletta, che comprendeva per la maggior parte pezzi da "Le dimensioni del mio caos" e piccoli intermezzi da "Verità supposte" e "Habemus Capa", l'assenza dell'"inno verdano" e aver perso il messaggio di tessto dove avevo segnato tutte le canzoni eseguite.
4 comments:
oh, ma guarda chi ho trovato... Come va???????????????
Qui todo bien..
-Dekia-
Ma guarda chi non muore si rivede :P
Qui tutto bene, tu che combini?
Siediti che è meglio master...
Sposato. E lavoro in uno studio grafico in p.ta Vanezia.
ti ho scritto una mail che si fa prima deh =)
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