Wednesday, September 03, 2008

Scusi, sa dov'è l'arena concerti?

Ok, la prendo un po' alla larga.
Tutto parte con una newsletter di Ticketone, che mi mette al corrente della data del 2 settembre di Giovanni Allevi.
Reduce dal fatto che per un motivo o per un altro, mi sono persa il concerto di Milano e quello di Ascoli, salto dalla gioia, perchè la data del 2 si tiene a Bresso - giusto dietro casa mia - e poi perchè è proprio il 2 settembre; si tratta di un involontario e assai speciale regalo di compleanno!

2 settembre pomeriggio. Interno, ufficio di Mab.
Pensavo che il pomeriggio del mio compleanno, avrei potuto svicolare in qualche maniera parte del lavoro, in modo da poter uscire una mezz'ora prima. Invece no.
Mr. L e Mr. M mi incastrano.
Sono l'ultima, all'alba delle 18.45 a lasciare lo studio.
Con una pesantezza degna del miglio cadavere rianimato, mi trascino verso casa e per miracolo non perdo l'autobus sotto l'ufficio.

Una volta raggiunta casa, riabbraccio Pao, che mi consegna con orgoglio il suo regalo (un girasole e il dvd di Sweeney Todd *_*). Subito dopo mi lancio sotto la doccia, mi cambio, qui sorge il dilemma di cosa indossare e alla fine opto per un jeans nero, maglietta di Animal e manicotti a strisce rosa e nere.

Alle otto su per giù arriva il Maddi3, risolto un piccolo qui quo qua legato alla mail di conferma dei biglietti partiamo alla volta di Bresso. L'atmosfera è quella da "Rotta per casa di Dio" nessuno di noi ha la benchè minima idea di dove sia sto posto a Bresso.
Fermiamo degli autoctoni, ma ci sono parzialmente di aiuto, neammeno i bressesi (bressani? bressini?) sanno dove sia sta Area Concerti Fly, ma seguendo delle alcune delle indicazioni più o meno localiziamo il luogo, che inizia ad essere discretamente popolato, infatti la sfida successiva è trovare parcheggio!

Sulle note di:

e su consiglio di un vigile di dubbio esercizio, ci imbuchiamo in un'area parchegio in cui non avremmo potuto andare, parcheggiando al Maddi-mobile in modo più che creativo (a cazzo di caneTM) che viene subbitaneamente imitato dagli altri automobilisti.

Uno pensa Giovanni Allevi in concerto; questa associazione porta subito a pensare a teatri di un certo livello, con gente di un certo livello. Invece no.
L' Area concerti, non è altro che un pratone con qualche gazzebo che vende beveraggi, ed un'aria da festa della birra, piuttosto che da ritrovo esclusivo della società intellettuale, del resto a parte qualche personaggio tirato a lucido e in lungo, la maggior parte degli intervenuti è gente normale, vestita in modo normale (giuro che con la mia mise non attiravo nemmeno troppo l'attenzione).

E alla fine, quando le luci si abbassano e la voce di Nick the Nightfly lo annuncia, arriva lui, Giovanni.
Aria entusiasta e emozionata, vestito esattamente come noi (jeans e maglietta) inizia a suonare un lucido piano a coda.
Il concerto si apre con una parte per piano solo: Aria, Monolocale 7.30, Go with the Flow, L'orologio degli Dei, Back to Life e Jaz-matic.
Giovanni introduce ogni brano con perle di saggezza filosofica e aneddoti personali, emozionandosi ad ogni applauso.

Nella seconda parte sale sul palco l'ensamble de I virtuosi Italiani.
Si parte così con la suite in cinque parti Angelo Ribelle, poi Allevi ritorna al piano e insieme all'orchestra esegue Foglie di Beslan, Come sei veramente e Prendimi, per concludere con 300 anelli 1 e 2.
Il pubblico acclama in estasi Allevi e i Virtuosi, che si concedono per ben 3 bis, ma questo sembra non bastare. A gran voce il pubblico chiama e Giovanni risponde, concedendosi per altri 3 interventi, questa volta per piano solo.

Il pregio di questo grande artista musicista è di aver avvicinato una cosa elitaria ed esclusiva come la musica classica al grande pubblico, ci è riuscito grazie alla sua straordinaria semplicità e sensibilità, doti capaci di toccare profondamente le corde delle emozioni di una persona.

Grazie Giovanni.

2 comments:

Unknown said...

Muy muy bello! :O

Anonymous said...

l'ho visto all'anfiteatro di ostia antica a inizio estate. Emozionante non credo renda lontanamente l'idea. Son contento che anthe tu sia riuscito a gustartelo.