Saturday, March 21, 2009

Una puntualizzazione sulla rece di Watchem

Vi riporto la parte finale del commento del Bianchi:

"[...]Cioè, dopo un post di alto livello come quello che hai scritto, chiudere con un consiglio del genere è deludente...
"ah leggete il libro è meglio"..
sminuisce tutto l'impegno messo nello scriverlo, sembra quasi che alla fine il film non ti è piaciuto perchè non è uguale al fumetto e che hai criticato solo per puntiglio.."


Questo è esattamente il tipo di critica che mi piace leggere, perchè controargomenta ogni singolo punto (il commento per intero lo trovate nei commenti del post di watchmen) ma soprattutto mi ha fatto ragionare su una parte dell'articolo che effettivamente avevo scritto male, in maniera affrettata e pressapochista.

In quella uscita infelice - leggetevi il fumetto - volevo ribadire in maniera sintetica il concetto che il registro di narrazine di Snyder non mi era piaciuto, perchè eccessivo in violenza (e anche un po' carente dal punto di vista della regia), se comparato alla storia originale.

La forza della graphic novel è nel sintetismo e nel comunicare uno stato d'animo opprimente attravarso colori e uso della tavola. Nel film vi è una costante controtendenza.

Perchè è vero entrambe le versioni sono dense di violennza e scene forti, ma le scene violente di Watchemn (il fumetto) sono veloci e incisive, quelle di Snyder invece si dilungano aggiungendo cruenti particolari che si discostano completamente dalla scena originale, risultando così prolisse ed eccessive. Nel manuale del buon sceneggiatore (sia di film, che di fumetti) una regola che si usa per aumentare la tensione è quella di non mostrare l'agente di pericolo. Questa regola viene utilizzata solo una volta in maniera abbastanza goffa e grossolana (la scena dell'uccisione del nano). Il modo di rappresentare tensione, pericolo, disagio di Snyder è sempre dannatamente (e a volte inutilmente ) troppo esplicito.

Certo Watchmen e 300 sono due film con una fortissima componente visiva, e il merito del loro successo è tutto dovuto a questa componente (e accidentalmente alla forza della storia originale che le rende storie di culto), ma la bellezza di un film non si deve limitare solo alla perfezione o alla bellezza della resa visiva, ne tanto meno si può basare sull'hype e legato al fatto che si tratt si un adattamento famoso, ma vanno valutati anche tutte quei particolari che fanno da contorno - regia, fotografia, montaggio, sceneggiatura... - e se un film non contempla tutte queste variabili, allora non può definirsi un buon prodotto.

Bene, credo (e spero) di aver svolto il bandolo della matassa, per chiudere vorrei suggerirvi di leggere anche la graphic novel, in modo da avere uno strumento comparativo e di comprensione in più.

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