Monday, May 11, 2009

Il manto di Jena



Non aveva labbra e non aveva occhi, cosicchè il suo viso era atteggiato in un ghigno sarcastico simile a quello della morte falcata. Indossava un cappello largo e nero come quelli calcati nell'epoca della frontiera, e in effetti il suo dominio era una delle Frontiere più esterne del Cosmo. Indossava un impermeabile di pelle, ma era pelle di bue o di toro, era la pelle delle anime che lui aveva scorticato.


Wunderkind di D'Andrea G.L.

Quello che vedete in questa foto un po' sfocata e poco significativa, è un poncho di tela cerata, di quelli che si usano per fare escursionismo. In particolare questo è il mio poncho.
Se ne sta appeso al braccio della doccia della vasca da bagno del bagno del piano di sopra e si tova in quella postazione da diversi giorni, ormai ho perso il conto.
Marito ha lavato il poncho e poi lo ha messo li ad asciugare ed entrambi ce ne siamo dimenticati.

L'altra sera abbiamo mangiato la pizza. La pizza mi mette sempre sete, e succede che nel cuore della notte mi svegli con la gola in fiamme e la bocca riarsa. L'unico modo è bere dell'acqua. La cucina è al piano di sotto, troppo lontana, così uso sempre il bagno del piano di sopra, che confina con la camera da letto.
Entro in bagno, completamente al buio, del resto io ci vedo abbastanza bene al buio e sono troppo pigra ed assonnata per accendere delle luci.
Mi avvicino in uno stato di semi sonnambulismo al lavandino e apro il rubinetto. Bevo, la sete si placa, ed è in questo momento che arriva il peggio.
Alzo gli occhi al mobiletto-specchio che si trova sopra il lavandino. La silohuette scura della mantella da pioggia si staglia contro le mattonelle chiare. Lancio un urlo e scappo a letto impaurita tra le braccia del coniuge, che non si è accorto di nulla, altrimenti sai che cinema.

Il fatto che quella sera avessi letto il capitolo 39 è assolutamente accidentale.

8 comments:

G.L. said...

Ti sembra maleducato se sghignazzo?

Unknown said...

Prego prego fai pure, la cerata è ancora li e tutte le volte la guardo con odio. Grazie per la segnalazione sul tuo blog ora tutti sapranno della mia conclamata schizzofrenia =)

G.L. said...

Ma và. Quella cerata è il complimento più bello che si può fare a uno che scrive certe cose. Tanto per la cronaca: sto ancora sghignazzando.

invisiblemonster said...

Merito dell'autore, ma anche - o soprattutto? - della sensibilità di Mab... I lettori in grado di *sentire* la pagina scritta sono rari e preziosi

Domon said...

NOTA BENE:

è risaputo che la pizza che mette sete è fatta male e levitata peggio.

consiglio un cambio di pizzeria ASAP, il tuo fegato te ne sarà grato!

Fabrizio said...

Era il suo cuginetto nano... ;)

Mab, mi ha fatto davvero un immenso piacere conoscere te e Paolo.
Voi due siete un faro di speranza che splende nel buio...
(della milanesità! Hihihihihihi!)

Non vedo l'ora di fare altre chiacchiere.

Salutoni, Fab

Yuko86 said...

Ciao Mab, sono arrivata qui dal blog di G.L.!Che colpo che ti devi essere presa!!

Unknown said...

@Domon: La pizza mi mette sete perchè la prendo sempre con roba salata sopra

@Yuko: Moderatamente si!