Tuesday, February 02, 2010

Lost in Sesto San Giovanni

Stamattina colloquio, era da mesi che qualcosa non si muoveva, e grazie ad un inaspettato risvolto di una situazione mi dicono che ci sarebbe un posto per addetto di back office che farebbe al caso mio. Anche se non ho mai avuto a che fare con cose di questo genere decido di accettare, in fondo la paga è più di quanto prendessi per impaginare figurine (sic!).

Il posto è a Sesto San Giovanni, terra di nessuno per la sottoscritta. E siccome non ho idea di come raggiungere il raggiungibil chiedo aiuto all' ATM, di solito giro-Milano ci prende abbastanza, così inserisco i dati del mio persorso nell'appostito form.
Un secondo dopo salta fuori il percorso che devo fare. Comodo penso.

Così, siccome voglio essere più che puntuale parto con un mostruoso anticipo, perchè non ho idea di come girino i mezzi fuori Milano. Arrivo a Cologno, trovo quasi subito la fermata dell'autobus e un quarto d'ora dopo scendo all'incrocio con via Edison.
Il più è fatto, penso, ora devo solo trovare il palazzo. Errore!

Ora il problema è che via Edison è un vialone lunghissimo, e che il sito dell'atm deve avere sbagliato, perchè nelle sue indicazioni c'erano segnate poche centinaia di metri a piedi per arrivare al punto di arrivo, invece grazie all'aiuto di un vecchietto autoctono, scopro che il palazzo in cui devo andare a fare sto colloquio è in fondo alla via e che è talmente alto che si vede stagliarsi, all'orizzonte, orgoglioso nel suo color verde petrolio.
Cielo azzurro
Non mi perdo d'animo, sono in anticipo sui tempi, ho l'iPod carico, ed è una bella giornata, capace di mettere di buon umore chiunque, così gambe in spalla e mi affido al random del mio lettore emmepitré.
E una decina di minuti dopo sono in dirittura di arrivo, i Boston di sottofondo rendono l'atmosfera quasi cinematografica, sembra uno di quegli arrivi a destinazione da film.
Il più è fatto, penso di nuovo, ora devo solo salire all'undicesimo piano. Cerco invano una portineria. Alla faccia delle misure di sicurezza, il passaggio è libero, accedo senza problemi all'ascensore e salgo all'undicesimo piano, magari c'è una reception sul piano, ma mi sbaglio di nuovo. Esco dall'ascensore e mi trovo chiusa fuori dagli uffici con una porta chiusa che si apre solo con i badge.

Oddio, forse ho sbagliato qualcosa, scendo di nuovo, torno al pian terreno, ma di guardiole e portinerie nemmeno l'obra. salgo su al primo piano, magari lì troverò qualcosa, ma ancora nulla, finchè non incrocio una signora che senza fatica nota la mia aria completamente spaesata e mi chiede cosa st cercando.
Le dico del colloquio e che la porta al piano è chiusa, lei mi sorride e mi dice di bussare, qualcuno mi aprirà.
Mi chiedo a cosa servano tutte ste menate sulla sicurezza se tanto poi basta bussare per entrare. Ma vabbè, se l'onnipotente vuole potrei anche riuscire a non ritardare a sto colloquio.
Busso una volta. Nula.
Rprovo, questa volta un po' più forte. Un signore sui 40 (o un trentenne che li porta male) mi apre e palesemente spiazzato dalla mia presenza mi chiede che cosa voglio, gli spiego che devo vedere la dottoressa I.T., mi dice di aspettarla in un angolo, che al momento non c'è e non sa dove sia. Mi metto tranquilla e aspetto, intanto le mie mani riprendono una temperatura quasi umana.

Poco dopo I.T. arriva, mi chiede quello che deve chiedermi, sembra che il mio modo di affrontare il colloquio le piaccia.
Un quarto d'ora ed un caffè dopo mi saluta, dice che avrò sue notizie a breve.

Non mi sembra vero, il colloquio è andato bene, l'idea di ver superato questo scoglio mi fa sfoderare un sorriso ebete. Poter tornare a lavorare è come riemergere da un'apnea forzata, come se anche solo respirare fosse un lusso.

E mentre mi avvio sulla strada del ritorno, scopro che girando l'angolo la stazione di Sesto Marelli mi sorride beffarda. Maledetta ATM.

5 comments:

Avion said...

ahr ahr ahr il finale me l'immaginavo.

Avion said...

Comunque dovresti fidarti più di Via Michelin o Google Maps, semmai come arrivarci coi mezzi lo guardi dopo.

Unknown said...

Il problema è che poi se non vedo la fermata della metro sulla mappa non so orientarmi :(

Comunque ora che ho imparato la strada devo dire che il percorso da fare è moooolto più agile, in 3 quarti d'ora al massimo e con solo 1 cambio di mezzo sono a destinazione.

Avion said...

Ma infatti su google maps le fermate della metropolitana sono segnate!

Unknown said...

Mea culpa :(