Il seguente dialogo avviene per telefono circa un paio d'ore dopo un colloquio surreale nella redazione infografici di una nota rivista italiana
Amministratrice di Mondadori Editore "Noi per regolamento interno, non possiamo assumere nessuno che non sia iscritto all'albo dei giornalisti"
Mab "..."
Amministratrice di Mondadori Editore "Però per lei se non è un problema, la iscriveremmo direttamente noi."
Mab "Mi può spiegare, per favore?"
Amministratrice di Mondadori Editore "L'iscrizione all'albo ha un costo di 40/50 euro in marche da bollo, dopodichè deve passare un periodo di 18 mesi come praticante, al termine del quale sosterrà un esame."
Mab "D'accordo, dove devo firmare??"
Esaltazione della Mab.
Friday, June 30, 2006
Thursday, June 29, 2006
scatoloni anni 80
E' come quando si trascloca: prendi i tuoi ricordi, li metti in uno scatolone, li chiudi con lo scotch da pacchi e poi parti verso una nuova casa, in questo caso cresci, diventi adolescente ed i giocattoli e tutto quello che ti ha interessato fino ad un giorno prima, non sono più importanti.
Poi succede che mentre fai un altro trasloco (diventi finalmente adulto) intravedi in un angolo quelle scatole impolverate, e incuriosito le apri.
Tutto eccitato tagli lo scotch e apri le ali della chiusura della scatola, un pò come un novllo Indiana Jones davanti ad un tesoro perduto.
Ed ecco che cosa salta fuori!
Lo starcom, giocattoli fantascientifici, magnetici, nella mia tarda fanciullezza ho passato giornate intere a immaginare scorrerie spaziali, e caccie ai cattivi con questo veicolo (era l'unico della serie che possedevo)
I popples.
Questi pupazzi variopinti e morbbidosi, capaci di rinchiudersi in una specie di sacco a pelo sono stati tra i miei preferiti fin dalla tenera età di 3 anni, all'asilo non c'era un solo bambino che non ne possedesse almeno uno
Il majokit
Insieme al lego era uno dei giocattoli che preferivo, costruivo enormi città, dove poi facevo scorrazzare le mie macchinine
I paciocchini
pupazzetti di platica, dall'odore più o meno indecifrabile, di questi c'era uno scambio frenetico da mercato nero, tanto che le maestre dovevano sequestrarli durante le lezioni per tenerci a bada.
Tani ce ne sono, talmente tanti che il tempo non basta per elencarli tutti, e molto spesso su internet queste cose non si trovano, avrei voluto mostrarvi una foto della biribiro, della borsa naj oleari (borsa che tutt'ora bramo con tutta me stessa) e tanto altro ancora, ma quegli scatoloni, chissà che fine han fatto
Poi succede che mentre fai un altro trasloco (diventi finalmente adulto) intravedi in un angolo quelle scatole impolverate, e incuriosito le apri.
Tutto eccitato tagli lo scotch e apri le ali della chiusura della scatola, un pò come un novllo Indiana Jones davanti ad un tesoro perduto.
Ed ecco che cosa salta fuori!
Lo starcom, giocattoli fantascientifici, magnetici, nella mia tarda fanciullezza ho passato giornate intere a immaginare scorrerie spaziali, e caccie ai cattivi con questo veicolo (era l'unico della serie che possedevo)
I popples.
Questi pupazzi variopinti e morbbidosi, capaci di rinchiudersi in una specie di sacco a pelo sono stati tra i miei preferiti fin dalla tenera età di 3 anni, all'asilo non c'era un solo bambino che non ne possedesse almeno uno
Il majokit
Insieme al lego era uno dei giocattoli che preferivo, costruivo enormi città, dove poi facevo scorrazzare le mie macchinine
I paciocchini
pupazzetti di platica, dall'odore più o meno indecifrabile, di questi c'era uno scambio frenetico da mercato nero, tanto che le maestre dovevano sequestrarli durante le lezioni per tenerci a bada.
Tani ce ne sono, talmente tanti che il tempo non basta per elencarli tutti, e molto spesso su internet queste cose non si trovano, avrei voluto mostrarvi una foto della biribiro, della borsa naj oleari (borsa che tutt'ora bramo con tutta me stessa) e tanto altro ancora, ma quegli scatoloni, chissà che fine han fatto
Wednesday, June 28, 2006
Letture estive, letture oziose
Ho appena finito Anansi Boys, il che è straordinario, dato che ho terminato un libro di quasi 400 pagine in meno di una settimana (l'ho comprato solo giovedì scorso).
Ora posso iniziare a cuor leggero Nodo di Sangue, e vedere se il ciclo di Anita Blake mi appassiona o meno.
Siccome confido di finirlo in tempi ragionevolmente brevi (non più tardi di un mese, predendomela comoda) dovrò poi fare un salto in libreria e comprare qualche altra lettura...
Nella mia wish list ci sono i seguenti titoli:
La prosivendola.
ho iniziato quasi un anno fa a leggere il ciclo di Malaussene, ho letto i primi due, ma poi non ono più andata avanti. Credo sia tempo di muoversi
Le catene di Eymerich
Il primo l'ho letto qualche tempo fa, e mi era piaciuto abbastanza, mi dicono che il secondo sia più bello.
Coraline
Questo è l'unico libro di Gaiman che non ho ancora letto, devo assolutivamente (se avete letto Anansi boys, la capite) rimmediare
La saga di Earthsea
Questo non è un libro unico, bensì tre romanzi raccolti in un unico volume.
Uno dei motivi principali che mi porterà a leggere qusto pilastro del fanttasy è che Gedo Senki (le cronache di Ged) il nuovo film di Miyazaki si basa proprio su questa saga
Eventualmente se Nodo di sangue dovesse piacermi, dopo Earthsea ci sarà posto per il proseguo di Anita Blake.
Nel frattempo se avete suggerimenti (anche libri che non sono fantasy) ditemelo!
Ora posso iniziare a cuor leggero Nodo di Sangue, e vedere se il ciclo di Anita Blake mi appassiona o meno.
Siccome confido di finirlo in tempi ragionevolmente brevi (non più tardi di un mese, predendomela comoda) dovrò poi fare un salto in libreria e comprare qualche altra lettura...
Nella mia wish list ci sono i seguenti titoli:
La prosivendola.
ho iniziato quasi un anno fa a leggere il ciclo di Malaussene, ho letto i primi due, ma poi non ono più andata avanti. Credo sia tempo di muoversi
Le catene di Eymerich
Il primo l'ho letto qualche tempo fa, e mi era piaciuto abbastanza, mi dicono che il secondo sia più bello.
Coraline
Questo è l'unico libro di Gaiman che non ho ancora letto, devo assolutivamente (se avete letto Anansi boys, la capite) rimmediare
La saga di Earthsea
Questo non è un libro unico, bensì tre romanzi raccolti in un unico volume.
Uno dei motivi principali che mi porterà a leggere qusto pilastro del fanttasy è che Gedo Senki (le cronache di Ged) il nuovo film di Miyazaki si basa proprio su questa saga
Eventualmente se Nodo di sangue dovesse piacermi, dopo Earthsea ci sarà posto per il proseguo di Anita Blake.
Nel frattempo se avete suggerimenti (anche libri che non sono fantasy) ditemelo!
Monday, June 26, 2006
Merak
Queste ultime settimane mi hanno assorbito quasi completamente a causa dei mille lavoretti che seguo.
Le due settimane che mi sono appena lasciata alle spalle sono state letteralmente di fuoco, ed il culmine di tanta fatica è stato oggi.
Per finire nei tempi un progetto che sto seguendo, oggi pomeriggio sono andata in Merak film (la famosa casa di doppiaggio del milanese), dato che necessitavo di lavorare su delle immagini con dei processi di post-produzione video.
Cologno Monzese lo si può paragonare un pò a Novara, perchè da qualunque angolazione nella cittadina piemontese è possibile vedere la cupola di Antonelli (monumento di dubbio gusto in verità). A cologno è lo stesso, ma con il ripetitore di Berlusconilandia (anche questo di dubbio gusto direi).
La cosa buffa degli studi di doppiaggio sono appunto le voci.
Passeggi per i corridoi e senti voci provenire da buie stanze declamare le varie battute, oppure mentre non stanno doppiando (quindi non hanno la voce impostata) e chiacchierano con altre persone, non puoi fare a meno di pensare "Ehi, dove ho già sentito questa voce?"
Non puoi mai sapere che cosa ti riserverà il futuro, dato che fino a qualche anno fa io ero una di quelle appassionate di doppiaggio e doppiatori, sapevo riconoscere ogni voce ed associargli un nome preciso, e avrei fatto carte false per poter visitare quello studio. Con il tempo questa cosa è scemata, ed il ritrovarmi per quei corridoi proprio oggi, mi ha fatto sorridere.
Se avessi saputo che dovevo trascinare la mia stanca persona per tutto Cologno Monzese per raggiungere gli studi (sono almeno 20 minuti a piedi dalla fermata della metro più vicina), credo che ci avrei pensato almeno due volte prima di desiderare di passarci un pomeriggio intero!
Le due settimane che mi sono appena lasciata alle spalle sono state letteralmente di fuoco, ed il culmine di tanta fatica è stato oggi.
Per finire nei tempi un progetto che sto seguendo, oggi pomeriggio sono andata in Merak film (la famosa casa di doppiaggio del milanese), dato che necessitavo di lavorare su delle immagini con dei processi di post-produzione video.
Cologno Monzese lo si può paragonare un pò a Novara, perchè da qualunque angolazione nella cittadina piemontese è possibile vedere la cupola di Antonelli (monumento di dubbio gusto in verità). A cologno è lo stesso, ma con il ripetitore di Berlusconilandia (anche questo di dubbio gusto direi).
La cosa buffa degli studi di doppiaggio sono appunto le voci.
Passeggi per i corridoi e senti voci provenire da buie stanze declamare le varie battute, oppure mentre non stanno doppiando (quindi non hanno la voce impostata) e chiacchierano con altre persone, non puoi fare a meno di pensare "Ehi, dove ho già sentito questa voce?"
Non puoi mai sapere che cosa ti riserverà il futuro, dato che fino a qualche anno fa io ero una di quelle appassionate di doppiaggio e doppiatori, sapevo riconoscere ogni voce ed associargli un nome preciso, e avrei fatto carte false per poter visitare quello studio. Con il tempo questa cosa è scemata, ed il ritrovarmi per quei corridoi proprio oggi, mi ha fatto sorridere.
Se avessi saputo che dovevo trascinare la mia stanca persona per tutto Cologno Monzese per raggiungere gli studi (sono almeno 20 minuti a piedi dalla fermata della metro più vicina), credo che ci avrei pensato almeno due volte prima di desiderare di passarci un pomeriggio intero!
Wednesday, June 21, 2006
Finalmente è uscito!
Sono andata in Feltrinelli per comprare "Nodo di Sangue" (il primo romanzo della serie Anita Blake) della Hamilton, quando ripasso davanti all'espositore con tutte le novità e noto in bella mostra e con copertina sbrillucicosa l'edizione italiana di "Anansi Boys".
Improvviso un balletto per l'emozione e la gioia e senza indugiare ne prendo subito una copia.
Inutile dire che Anita Blake viene sorpassata dal mio adorato Gaiman, il quale ha la precendeza assoluta su qualunque altro libro.
Mentre rientravo dalla libreria, ho letto con avidità il primo capitolo: se è tutto così non dubito che sarà meraviglioso.
Una cosa che mi ha colpito molto è la dedica, che tosto vi ricopio
"Lo sai come funziona. Apri un libro, leggi la dedica e scopri che ancora una volta l'autore l'ha dedicato a qualcun altro.
Questa volta è diverso.
Perchè non ci siamo ancora incontrati oppure la nostra è soltanto una conoscenza superficiale, o siamo pazzi l'uno dell'altra, o non ci vediamo da troppo tempo ma tra di noi c'è uno strano legame, oppure non ci incontreremo mai, ciononostante continueremo a pensarci con affetto...
Questo libro è per te.
Con quali sentimenti te lo dedico lo sai, e probabilmente sai anche da cosa nascono."
Grazie Neil.
Improvviso un balletto per l'emozione e la gioia e senza indugiare ne prendo subito una copia.
Inutile dire che Anita Blake viene sorpassata dal mio adorato Gaiman, il quale ha la precendeza assoluta su qualunque altro libro.
Mentre rientravo dalla libreria, ho letto con avidità il primo capitolo: se è tutto così non dubito che sarà meraviglioso.
Una cosa che mi ha colpito molto è la dedica, che tosto vi ricopio
"Lo sai come funziona. Apri un libro, leggi la dedica e scopri che ancora una volta l'autore l'ha dedicato a qualcun altro.
Questa volta è diverso.
Perchè non ci siamo ancora incontrati oppure la nostra è soltanto una conoscenza superficiale, o siamo pazzi l'uno dell'altra, o non ci vediamo da troppo tempo ma tra di noi c'è uno strano legame, oppure non ci incontreremo mai, ciononostante continueremo a pensarci con affetto...
Questo libro è per te.
Con quali sentimenti te lo dedico lo sai, e probabilmente sai anche da cosa nascono."
Grazie Neil.
Tuesday, June 20, 2006
Adorato Feyd
Quando il Barone Vladimir Harkonnen (il ciccione volante) ha ragione, ha ragione!
Noi possiamo solo prendere atto di questa cosa.
Era il 1984, il film era (ovviamente) il visionario Dune di David Lynch, ed il povero Kyle MacLachlan (Paul Muad'Dib) non può certo reggere il confronto con Sting.
Tra l'altro Paul non l'ho mai sopportato più di tanto, è fin troppo paranoico per i miei gusti, con una fissazione fin troppo morbosa sulla morte del padre; inutile dire che molto spesso, durante i suoi deliri da trip di melange lo prenderei volentieri a testate, e questo soprattutto nel libro.
"Feyd... adorato Feyd... DOV'E' IL MIO DOTTORE?!!?!?!??!?!?!"
Vladimir Harkonnen
Monday, June 19, 2006
Il backgamon questo sconosciuto
Sono infelice!
Non trovo nessuno per giocare a backgamon, e questo è molto triste, perchè una volta ci giocavo spesso con mio papà, ma ora che vivo da sola, non ho nessuno con cui confrontarmi.
Se proprio proprio vi facessi pena e aveste voglia di leggervi le regole, avvisatemi che poi giochiamo insieme su yahoo games :)
Non trovo nessuno per giocare a backgamon, e questo è molto triste, perchè una volta ci giocavo spesso con mio papà, ma ora che vivo da sola, non ho nessuno con cui confrontarmi.
Se proprio proprio vi facessi pena e aveste voglia di leggervi le regole, avvisatemi che poi giochiamo insieme su yahoo games :)
Thursday, June 15, 2006
La nuova uniforme
Manca poco più di un mese all'Adunanza, che quest'anno sarà particolarmente impegnativa per quel che mi riguarda, sia in gioco che fuorigioco.
Fuorigioco perchè ci saranno da gestire molti più giocatori e nuovi soci del solito, quindi la mole di lavoro come responsabile Tutor sarà davvero immensa.
In gioco, oltre alle solite cose (giochi politici delle gilde, cattivi che arrivano e ti minacciano...) il quarto giorno ci sarà il mio matrimonio con Duncan (il personaggio del mio amico Lapo di Siena).
Per questa occasione unica, sfoggerò un nuovo costume creato ad hoc.
Oggi accompagnata da mia mamma ho fatto il giro in un paio di negozzi di tessuti per comprare tutto l'occorrente (salvo poi, accorgermi di aver dimenticato di prendere 2 alamari fondamentali per la chiusura della giacca...), cavandomela con 70 euro di materia prima (4 metri e mezzo di tessuto misto seta, un metro e mezzo di tela di cotone e pasamanerie varie per le decorazioni)
Adesso non vedo l'ora che il nuovo costume sia finito :)
Fuorigioco perchè ci saranno da gestire molti più giocatori e nuovi soci del solito, quindi la mole di lavoro come responsabile Tutor sarà davvero immensa.
In gioco, oltre alle solite cose (giochi politici delle gilde, cattivi che arrivano e ti minacciano...) il quarto giorno ci sarà il mio matrimonio con Duncan (il personaggio del mio amico Lapo di Siena).
Per questa occasione unica, sfoggerò un nuovo costume creato ad hoc.
Oggi accompagnata da mia mamma ho fatto il giro in un paio di negozzi di tessuti per comprare tutto l'occorrente (salvo poi, accorgermi di aver dimenticato di prendere 2 alamari fondamentali per la chiusura della giacca...), cavandomela con 70 euro di materia prima (4 metri e mezzo di tessuto misto seta, un metro e mezzo di tela di cotone e pasamanerie varie per le decorazioni)
Adesso non vedo l'ora che il nuovo costume sia finito :)
Tuesday, June 13, 2006
Droga telematica
Vi incollo un articolo del Corriere.
Io intanto torno a giocare a WoW, ma tanto posso smettere quando voglio :P
Giochi di ruolo, la clinica per disintossicarsi
I malati: giovani, ma anche 40enni in crisi. La cura: dal ballo ai lanci con il paracadute
ROMA — Capita che non trovino più il tempo di vivere fuori dallo schermo. Impegnati come sono a battagliare tra elfi, druidi, maghi e mostri cornuti e fiammeggianti, generati dal computer e che in gergo si chiamano mob.
Loro invece sono i guerrieri virtuali dei giochi di ruolo per pc ovvero gli MMORPG (massively multiplayer online role- playing games) dove ciascun partecipante si crea un personaggio di cui assume l’identità ( a v a t a r ) . Una comunità virtuale alternativa e senza confini geografici, suddivisa in gruppi e gilde, che nel mondo conta circa 13 milioni di appartenenti. In Italia i virtual warriors sono intorno ai 50.000. I giochi di ruolo più popolati sono Star Wars Galaxies, Dark Age of Camelot e World of Warcraft (WoW), da solo un mondo a parte da 6 milioni di appassionati. La maggior parte di loro si divertono e basta.
Ma per molti l’universo fantasy parallelo diventa più vero di quello vero. Più esaltante. Così, informa un’inchiesta dell’Herald Tribune, sempre più spesso psicologi e psichiatri sono chiamati a curare giocatori «drogati» che passano le loro giornate inseguendo orchi verdi e manigoldi armati di pugnale. Si calcola che la sindrome da MMORPG colpisca dal 2 al 4% dei partecipanti.
Perciò dal mese prossimo in Olanda la clinica Smith & Jones aprirà una sezione speciale riservata alla disintossicazione dai giochi virtuali che fornirà assistenza 24 ore su 24. Strutture simili stanno nascendo anche in Francia, Usa, Cina e Corea del Sud. Il palazzetto d’epoca nel centro di Amsterdam ha spazio per 16 pazienti. Una stanza costa tra i 350 e i 442 euro. Il trattamento standard dura dalle 4 alle 8 settimane. I pazienti vengono avviati ad attività ricreative alternative: ballo, go kart, lanci dal paracadute.
I sintomi di assuefazione da gioco di ruolo virtuale sono evidenti: il giocatore trascura ogni altra attività, non studia, non lavora, si dimentica di mangiare e dormire, completamente assorbito dalla sua identità parallela. Il «drogato» tipo è un ragazzo tra i 14 e i 26 anni. Oppure un adulto che magari cerca conforto altrove perché non sa affrontare un divorzio o un licenziamento. Quasi sempre uomini: le patite di MMORPG sono un 10, massimo 20%. «Entri in un mondo da cui poi è difficile uscire», ha raccontato lo scrittore Niccolò Ammaniti, «schiavo» di World of Warcraft. «Ero diventato davvero dipendente, mi svegliavo la mattina e pensavo a tornare prima possibile dentro al videogioco ».
«L’identità virtuale libera dalle cooordinate spazio-temporali consuete è quindi più malleabile e seduttiva della vita vera», spiega il professor Gerardo Favaretto, primario di Psichiatria dell’ospedale di Treviso, che ha analizzato le dipendenze da Internet campionando circa 1200 ragazzi. «I veri problemi si presentano quando il ragazzo trascorre più di 25 ore settimanali davanti al pc. Si tratta di soggetti con problemi relazionali, che soffrono di ansia o depressione. Per i quali la dimensione eroica e passionale del gioco diventa una via di fuga dall’anonimato quotidiano». L’Herald Tribune riporta le vicende di un ventottenne di ricca famiglia che per fuggire dalle avventure virtuali di Camelot è partito per un viaggio in Sudafrica. Arrivato in aeroporto però è stato ripreso dal raptus, si è procurato una postazione Internet ed ha ripreso a giocare, senza più alzarsi, fino alla fine della vacanza.
Fonte
Io intanto torno a giocare a WoW, ma tanto posso smettere quando voglio :P
Giochi di ruolo, la clinica per disintossicarsi
I malati: giovani, ma anche 40enni in crisi. La cura: dal ballo ai lanci con il paracadute
ROMA — Capita che non trovino più il tempo di vivere fuori dallo schermo. Impegnati come sono a battagliare tra elfi, druidi, maghi e mostri cornuti e fiammeggianti, generati dal computer e che in gergo si chiamano mob.
Loro invece sono i guerrieri virtuali dei giochi di ruolo per pc ovvero gli MMORPG (massively multiplayer online role- playing games) dove ciascun partecipante si crea un personaggio di cui assume l’identità ( a v a t a r ) . Una comunità virtuale alternativa e senza confini geografici, suddivisa in gruppi e gilde, che nel mondo conta circa 13 milioni di appartenenti. In Italia i virtual warriors sono intorno ai 50.000. I giochi di ruolo più popolati sono Star Wars Galaxies, Dark Age of Camelot e World of Warcraft (WoW), da solo un mondo a parte da 6 milioni di appassionati. La maggior parte di loro si divertono e basta.
Ma per molti l’universo fantasy parallelo diventa più vero di quello vero. Più esaltante. Così, informa un’inchiesta dell’Herald Tribune, sempre più spesso psicologi e psichiatri sono chiamati a curare giocatori «drogati» che passano le loro giornate inseguendo orchi verdi e manigoldi armati di pugnale. Si calcola che la sindrome da MMORPG colpisca dal 2 al 4% dei partecipanti.
Perciò dal mese prossimo in Olanda la clinica Smith & Jones aprirà una sezione speciale riservata alla disintossicazione dai giochi virtuali che fornirà assistenza 24 ore su 24. Strutture simili stanno nascendo anche in Francia, Usa, Cina e Corea del Sud. Il palazzetto d’epoca nel centro di Amsterdam ha spazio per 16 pazienti. Una stanza costa tra i 350 e i 442 euro. Il trattamento standard dura dalle 4 alle 8 settimane. I pazienti vengono avviati ad attività ricreative alternative: ballo, go kart, lanci dal paracadute.
I sintomi di assuefazione da gioco di ruolo virtuale sono evidenti: il giocatore trascura ogni altra attività, non studia, non lavora, si dimentica di mangiare e dormire, completamente assorbito dalla sua identità parallela. Il «drogato» tipo è un ragazzo tra i 14 e i 26 anni. Oppure un adulto che magari cerca conforto altrove perché non sa affrontare un divorzio o un licenziamento. Quasi sempre uomini: le patite di MMORPG sono un 10, massimo 20%. «Entri in un mondo da cui poi è difficile uscire», ha raccontato lo scrittore Niccolò Ammaniti, «schiavo» di World of Warcraft. «Ero diventato davvero dipendente, mi svegliavo la mattina e pensavo a tornare prima possibile dentro al videogioco ».
«L’identità virtuale libera dalle cooordinate spazio-temporali consuete è quindi più malleabile e seduttiva della vita vera», spiega il professor Gerardo Favaretto, primario di Psichiatria dell’ospedale di Treviso, che ha analizzato le dipendenze da Internet campionando circa 1200 ragazzi. «I veri problemi si presentano quando il ragazzo trascorre più di 25 ore settimanali davanti al pc. Si tratta di soggetti con problemi relazionali, che soffrono di ansia o depressione. Per i quali la dimensione eroica e passionale del gioco diventa una via di fuga dall’anonimato quotidiano». L’Herald Tribune riporta le vicende di un ventottenne di ricca famiglia che per fuggire dalle avventure virtuali di Camelot è partito per un viaggio in Sudafrica. Arrivato in aeroporto però è stato ripreso dal raptus, si è procurato una postazione Internet ed ha ripreso a giocare, senza più alzarsi, fino alla fine della vacanza.
Fonte
Monday, June 12, 2006
Tuesday, June 06, 2006
Monday, June 05, 2006
Pontremoli!
Questa era la meravigliosa cornice del raduno associativo di GRVItalia.
Abbiamo lavorato, relazionato la situazione attuale e pianificato quelle future, e non sono mancati l'alcool e i momenti di festa, in sostanza tre giornate bellissime, dove ho avuto modo di conoscere meglio persone che non conoscevo, e rinsaldare le amicizie che già avevo.
Dovrebbero esserci più occasioni del genere!
Grazie a Maia per la foto ^_^
Friday, June 02, 2006
For the Horde!
Ed ecco perchè adoro l'orda piuttosto che i banali alleati, perchè per trascinare questo Boss fino a Stormiwind ce ne vuole!
Notevole la colonna sonora di Godzilla di sottofondo.
Thursday, June 01, 2006
California rest in peace...
Bello bello bello, mi piace :D
Bello al punto giusto e meno commerciale di quel che potessi immaginarmi, con quelle melodie che ti entrano in testa e iniziano a rimbalzarti senza posa, e che in un certo senso potresti ricollegare a Clifornication.
Meno casinaro del solito, più dolce e alle volte romantico ma sempre melodioso.
Come sottofondo per WOW è notevole :)
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