Poi succede che mentre fai un altro trasloco (diventi finalmente adulto) intravedi in un angolo quelle scatole impolverate, e incuriosito le apri.
Tutto eccitato tagli lo scotch e apri le ali della chiusura della scatola, un pò come un novllo Indiana Jones davanti ad un tesoro perduto.
Ed ecco che cosa salta fuori!
Lo starcom, giocattoli fantascientifici, magnetici, nella mia tarda fanciullezza ho passato giornate intere a immaginare scorrerie spaziali, e caccie ai cattivi con questo veicolo (era l'unico della serie che possedevo)
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I popples.
Questi pupazzi variopinti e morbbidosi, capaci di rinchiudersi in una specie di sacco a pelo sono stati tra i miei preferiti fin dalla tenera età di 3 anni, all'asilo non c'era un solo bambino che non ne possedesse almeno uno
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Il majokit
Insieme al lego era uno dei giocattoli che preferivo, costruivo enormi città, dove poi facevo scorrazzare le mie macchinine
I paciocchini
pupazzetti di platica, dall'odore più o meno indecifrabile, di questi c'era uno scambio frenetico da mercato nero, tanto che le maestre dovevano sequestrarli durante le lezioni per tenerci a bada.
Tani ce ne sono, talmente tanti che il tempo non basta per elencarli tutti, e molto spesso su internet queste cose non si trovano, avrei voluto mostrarvi una foto della biribiro, della borsa naj oleari (borsa che tutt'ora bramo con tutta me stessa) e tanto altro ancora, ma quegli scatoloni, chissà che fine han fatto
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