E così eccoci in quel di Mantova in un assolto tardo pomeriggio.
I componenti della missione sono i soliti noti: Pao, Fulvio ed io, a cui si aggiungerà Andrea, amicone di Pao e autoctono mantovano.
L'incontro è verso le 22.30 quindi decidiamo di concederci un giro per il centro affollato di turisti, manifestanti, dimostratori, e umanità di vario genere e tipo, in mezzo a questo totale carnaio, inizia ad emergere la nostra (si di tutti e tre!) ideosincrasia per i luoghi affollati e la nostra guida decide di portarci per sentieri meno battuti, così ci troviamo a girellare per una viuzza laterale,, passando di fianco ad una libreria noto subito che in vetrina c'è in bella vista "Il cimitero senza lapidi e altre storie nere", una nuova raccolta di racconti brevi di Gaiman, l'istinti ha il sopravvento, mi scaravento con scatto felino all'interno del supermercato della carta stampata e ne arraffo avidamente una copia. Qualche minuto dopo riemergo dalla libreiria (affollata anche lei, diavolo!) stringendo il volume, neanche fossi Gollum con l'Unico.
Ridendo e scherzando, si è fatta l'ora di cena, così Andre ci porta in un piccolo ristorante, davvero carino, pareti di sasso e mattoni a vista, vecchie casse del vino alle pareti, e una cucina davvero buona (i miei maccheroni con capriolo, sono spariti tempo zero)
Finita la cena salutiamo Andrea, che dopo averci accompagnato in piazza Virgiliana deve andare via, prendiamo posto sotto la tensostruttura bianca, che man mano che il tempo passa si riempie fino ad essere gremita.
Alle 10 e mezzo tutto inizia, il Maestro arriva, prende posto sul trono di Sogno, e i ragazzi del festival lo intervistano, inframezzando le domande con alcune letture e piccole messe in scena, anche Gaiman legge un passaggio di American Gods in inglese, il monnologo di Sam dove elenca tutto ciò in cui crede. Alla fine della lettura ho la pelle d'oca e gli occhi lucidi.
Durante l'intervista danno anche spazio al pubblico ed io riesco a porgli una domanda sulla realizzazione di Nessundove, ero talmente emozionata, che mi meraviglio di esseere riuscita a comporre una frase di senso compiuto in inglese!
A mezzanotte l'incontro si conclude, e lasciano spazio ai fan per gli autografi, con somma gioia riesco a farmi autografare tutto quello che mi ero portata, e molto gentilmente il maestro si presta per una foto.
Grazie Neil!
3 comments:
^O^
... a me tremavano le mani e la voce davanti a Froud a Lucca due anni fa, fossi stata così vicina a Gaiman, non so... probabilmente avrei perso l'uso della voce, la tua emozione me la immagino eccome... grazie per il racconto ^^
Resto con la speranza che il caro Neil - con tutti i progetti che ha in cantiere - torni presto in Italia.
Ciao
Chiara
:D ebbbrava mab! oh sempre in giro sei!
Weee Ophy, bentornata dalla Cina :)
Come ho invidiato la tua footo col panda ^___^
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