Monday, March 03, 2008

The Cure, da pelle d'oca

Ovvero il riassunto di una serata davvero emozionate.
Carichi di aspettative io e il Maddi3 andiamo al Palasharp a vedere i Cure.
Ora, capite tutti che un concerto ei Cure al Palasharp (fu Palatrussardi) ha un valore cronologico mica da ridere, tra i vari esempi di umanità, che si erano raccolte nel palazzetto, c'erano persone che avevano la mia età 20 anni fa e che avevano riesumato magliette più che vintage e attempate giacche di pelle, per non dire di quei distinti professionisti che avevano rubato mascarra e rossetto alle compagne del gentil sesso.

Visioni del genere ti rincuorano rispetto alla consueta presenza di ragazzini Emo_wannabe_dark e dei tanti poser, neanche fossimo ad una sfilata cosplay (gothic lolita e emuli di Roberto, come se piovesse).
Dal canto mio indosso l'iseparabile maglietta degli Iron Maiden e pantaloni a pinocchietto neri, ai piedi un paio di sobri stivali neri, e mani guantate da vecchi collant usurati. Mi concedo un unico vezzo: il mio cappello con orecchie da gatto =)

Il concerto viene aperto dagli sconosciuti 65 days of statics, band inglese prog dura e pura, che per 45 minuti si esibisce alla grande, propinandoci uno stile a dir poco tecnico. Puro virtuosismo progressivo a metà del guado tra i Porcupine Tree e i System of a Down. Nei prossimi giorni saprò dirvi di più, nel frattempo attendo di entrare in posssesso della loro discografia completa, ma le premesse lasciano ben sperare.

Dopo l'act dei 65, e dopo circa 40 minuti di suoni bizzarri, che richiamavano nello stesso tempo urla strozzate, unghie sulla lavagna, versi dei delfini e il miagolio di una chitarra distorta, si abbassano le luci. Il buio del Palasharp viene illuminato da decine di luci blu, e il telone bianco di sfondo al palcoscenico rivela un'emozionate volta stellata.
Il palco è incorniciato da uno scintillio unico di led bianchi, che si accendono a ritmo con la musica. Sono le prime note di un emozionantissima "Plainsong". Roberto sale sul palco e le urla di più di 10.000 persone in visibilio, acclamano il loro idolo.

Le restanti 3 ore sono poesia.

The Cure - Milano 2 marzo 2008 setlist:

Plainsong,
Prayers For Rain,
alt.end,
A Night Like This,
The End of the World,
Lovesong,
Pictures of You,
Lullaby,
Catch,
From the Edge of the Deep Green Sea,
Kyoto Song,
Please Project,
Push,
Just Like Heaven,
A Boy I Never Knew,
If Only Tonight We Could Sleep,
The Kiss,
Us or Them,
Never Enough,
Wrong Number,
The Baby Screams,
One Hundred Years,
Disintegration

1st encore:
At Night,
M,
Play For Today,
A Forest

2nd encore:
Lovecats,
Friday I'm In Love,
Inbetween Days,
Freak Show,
Close To Me,
Why Can't I Be You

3rd encore:
Boys Don't Cry,
10:15 Saturday Night,
Killing An Arab.

3 comments:

Unknown said...

Spettacolo grandissimo! :D

Niente altro da dire

P.S.: Mab non parla a caso :D

Unknown said...

A volte sembra, eh...

Santa pazienza

Anonymous said...

SIGH... me lo so perso pure questo ... ;_;

:)


Deloth